Era tutto previsto, come da copione, l’U.S. Città di Palermo è ufficialmente fallita. Nessuna sorpresa, ci mancherebbe. L’unica cosa che lascia perplessi è l’estremo tentativo di Maurizio Zamparini di evitare tale infausto epilogo.
Quella mail inviata dal figlio con la richiesta di un concordato e l’offerta di 10 milioni di euro, davvero, non si è capita. Ma gli ultimi proprietari non erano i fratelli Tuttolomondo? E cosa c’entra dunque il precedente proprietario con le ultime vicende della società gestita dal sig. Tuttolomondo? E perché non immetteva questa somma prima di cedere la società?
A proposito, ma questo egregio imprenditore, simpaticamente soprannominato Tuttolopec, adesso è preoccupato oppure se la ride tranquillamente lontano da Palermo?
Certo che quando quelli di Arkus arrivarono in pompa magna, scortati dalla fedele Daniela De Angeli e da Alessandro Albanese, Presidente di Confindustria Sicilia, dette un po’ da pensare la presenza di Roberto Bergamo. Uno di quegli ometti piccoli, apparentemente innocui e teneroni con i loro occhietti azzurri, che però hanno un curriculum professionale da brividi.
E dire che io, ingenuamente e scioccamente, il problema me lo posi e chiesi dunque a Salvatore Tuttolomondo di spiegare la presenza di Roberto Bergamo liquidatore specializzato di aziende prossime al fallimento. Ovviamente non conoscevo Tuttolomondo che mi ringraziò della domanda e con la sua oratoria, pari a quella del Socrate dei poveri, rassicurò i tifosi rosanero sulla presenza di Bergamo e sul futuro dell’U.S. Città di Palermo.
Erano tutti felici i protagonisti dell’ultima ed infame sceneggiata che ha portato nel baratro l’U.S. Città di Palermo. La signora Daniela De Angeli era addirittura raggiante. Considerata da Tuttolomondo preziosa ed insostituibile regalava sorrisi a destra ed a manca, il Dottore Albanese nominato Presidente del Palermo non stava nella pelle per la fresca nomina, gli avvocati di Zamparini, che tanto si erano profusi per il passaggio delle quote azionarie, erano finalmente rilassati. Che dire poi di Fabrizio Lucchesi, che dopo aver provato invano ad entrare nella Società con Raffaello Follieri, adesso finalmente diventava l’uomo di fiducia di Arkus. Unico scontento, e non faceva nulla per nasconderlo, Rino Foschi.
Dopo aver vinto, apparentemente, la battaglia contro gli Inglesi ed Emanuele Facile, il buon Rino capiva di avere perso definitivamente la guerra e se ne stava lì, seduto nel tavolo insieme agli altri, a braccia conserte, assorto nei suoi pensieri e con una nuvola nera sopra la testa. Chissà cosa pensava in quei momenti!
Sappiamo tutti l’evolversi degli eventi, certo era prevedibile ed immaginabile che personaggi come Lucchesi, Salvatore Tuttolomondo e Roberto Bergamo non potevano che portarci a questo epilogo. Perché internet non cancella nulla ed i curriculum di questi signori con tutto quello che hanno combinato durante le rispettive carriere professionali è ancora ben visibile a chiunque.
Forse tutti quanti siamo stati troppo ingenui o sognatori o forse speravamo che a noi non sarebbe mai successo. Ed invece è accaduto. Tutto è andato esattamente come doveva andare!
Il popolo rosanero in questi ultimi anni ne ha subito davvero tante. Pagliacciate senza fine, bugie, frottole inverosimili e gente che è venuta a Palermo, ha arraffato e poi è scappato. Senza dimenticare arabi, cinesi, americani, inglesi. E Paul Baccaglini e quella sbornia collettiva che ubriacò quasi tutti a Palermo. Ma questa è una storia che meriterebbe un approfondimento serio ed un’analisi profonda.
Il buon Zamparini negli ultimi anni della sua scellerata gestione non ci ha fatto mancare nulla, la sua più grande specialità è stata quella di circondarsi di avventurieri, improbabili presidenti, arraffoni ed imbroglioni. Poi però ha sempre fatto il doveroso mea culpa accusando gli altri di averlo ingannato. Strano per un uomo che si è fatto da sé e che dal niente è riuscito a diventare molto ricco.
L’azione più ignobile che resterà come la pagina più oscura dell’U.S. città di Palermo è la mancata iscrizione in serie B e tutte le successive patetiche bugie propinate dal sig. Tuttolomondo.
La Pec delle 23.59 nell’ ultimo giorno utile per l’iscrizione e la seguente conferenza stampa resterà la sceneggiata più ridicola che a memoria d’uomo si possa ricordare.
La sua più grande fortuna è stata quella di avere trovato nei palermitani, gente civile e perbene. I tifosi sono stati ignobilmente derisi, umiliati, offesi e presi in giro. Zamparini, Arkus e tutti quelli che hanno preso parte a questa farsa hanno cercato di distruggere un’intera tifoseria, non ci sono riusciti perché non conoscevano il grande vecchio cuore rosanero, capace di risorgere dalle proprie ceneri .
Hanno calpestato un sogno, ma non hanno ucciso una passione. Il Palermo calcio è rinato più forte di prima e con un entusiasmo incontenibile della sua gente, nonostante la serie D.
Rivedere il Barbera pieno, caldo e passionale come non lo era più da troppo tempo è stata la più grande vittoria di Palermo e dei palermitani, la risposta migliore che la città ha dato a questi personaggi, protagonisti di una storia squallida e triste.
La Palermo calcistica è viva più che mai, nulla di ciò che è accaduto verrà dimenticato. Ora che tutto si è compiuto è giunto il momento che ogni cosa venga definitivamente chiarita e che finalmente si faccia giustizia.
Alba