Passato e futuro rosanero per la festa del nuovo Palermo.
In ventimila sugli spalti, applausi per Chimenti. Toni fa pace con i tifosi, Mirri in gradinata

Miccoli, l’ovazione dello stadio dopo le polemiche.

Fabrizio Miccoli ha giocato otto minuti della sfida tra le vecchie glorie e il nuovo Palermo I tifosi gli hanno tributato un’ovazione all’ingresso in campo.

Il suo ingresso in campo è stato accolto da un boato fortissimo. Fino a quel momento aveva provato a rimanere in gruppo e non farsi notare.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica oggi in edicola, che descrive le emozioni della serata di ieri e il boato dello stadio prima per Luca toni, con cui finalmente si è fatta pace ma soprattutto per Fabrizio Miccoli, un applauso che probabilmente chiude tutte le polemiche e fa capire con chi è affettivamente schierato il pubblico del Barbera.

L’inizio gara è da brividi con Ilicic che tocca palla per Miccoli che serve Toni e poi sulla destra Zaccardo e Vasari. Un inizio da sogno.
Quasi 20.000 ieri al Barbera per un simbolico passaggio di consegne fra il vecchio e il nuovo, tutto all’insegna dell’orgoglio rosanero come ha sottolineato il presidente Mirri, per una serata che ha fortemente voluto come inizio simbolico della sua nuova era.

E ovviamente, visto il personaggio, non sono mancate le battute ironiche di Salvo Ficarra: “…Sono qui con le maglie del passato e le panze del presente”.
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