Le motivazioni della Cassazione sulla conferma dei domiciliari all’ex patron.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Nell’articolo di Benedetto Giardina, le motivazioni della Cassazione che il 24 gennaio ha rigettato la richiesta di Zamparini rispetto agli arresti domiciliari e che vedrà iniziare il suo processo per false comunicazioni sociali e falso in bilancio il giorno 2 di luglio.
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Nelle motivazioni si legge “… rischio concreto e attuale di reiterazione dei reati, per la pervicacia e il totale dispregio della legge dimostrati dall’indagato che ha agito in modo continuativo per occultare la verità e perseguire i propri interessi nonostante le verifiche in corso da parte sia del giudice civile che penale, anche al fine di eludere le stesse, attraverso l’uso di società e soggetti di comodo..”
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La Cassazione insomma ha ribadito la richiesta del tribunale del riesame di applicare la misura cautelare a Zamparini considerando irrilevanti le dimissioni dell’ex patron rosanero dall’amministrazione della società che invece, secondo i giudici, Zamparini gestiva tramite altri soggetti che vengono definiti dei veri e propri prestanome.
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Fra loro Morosi e Giammarva. Attraverso delle figure a lui vicine Zamparini avrebbe controllato la società per tanto tempo evidenziando, si legge, una spiccata tendenza a reiterare gli illeciti.
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