Da Hollywood al Cittadella. Un ingresso hollywoodiano e per qualcuno invece stile matrimonio napoletano. E’ andata. Abbiamo assistito alla tanto attesa presentazione della nuova proprietà che ha fugato qualche dubbio e qualche altro ha lasciato, come è normale che sia.
Non sono andato perché sono più uno di campo, da trasferta, da stadio e poco importa se ho perso il ricco buffet offerto ai presenti. Una bella presentazione, non c’è che dire. Cose fatte per bene e con professionalità. Però per fortuna è finita e possiamo tornare a concentrarci sulla cosa forse più importante perché potrebbe influenzarne tante altre: la partita col Cittadella.
Non c’ero in conferenza ma ho visto tutto. Soprattutto la faccia di Foschi che mi ha messo un po’ di agitazione perché si potrebbe interpretare in due modi: o non era troppo interessato all’evento oppure è troppo concentrato sulla gara di sabato. Sposo, ottimisticamente, la seconda ipotesi e mi soffermo sulla gara. Lo stadio sarà pieno come prevedibile e poco importa la polemica sterile e inconcludente fra tifosi sempre presenti e tifosi occasionali.
Ammirazione per chi c’è sempre stato non ma non me la sento di condannare aspramente chi, nauseato e disfiziato da anni di malefatte, ha deciso di reagire boicottando lo stadio. L’importante sarà esserci col Cittadella e provare a spingere dagli spalti la palla in rete perché le ultime per prestazioni della squadra o l’energia mostrata fanno preoccupare. Andiamo oltre. Sempre sospinto da un cauto ottimismo, volendo pensare positivo per il Barbera e tutto il negativo possibile a Lecce, mi sono chiesto: ma in caso di promozione sabato pomeriggio partirà una festa megagalattica o una festa col freno a mano tirato? In quanti dopo un gol di Puscas o Falletti penseranno ai giudici riuniti per emettere il verdetto?
L’attesa sentenza del tribunale federale raffredderà la voglia di festeggiamento? Cioè il palermitano vuole evitare di fare la fine di quei giocatori che esultano dopo un gol ma il Var gli distrugge dopo pochi minuti tutta la loro che smodata esultanza? Che dobbiamo fare? Ignorare il deferimento e strombazzare per la città o  limitarci ad una festa contenuta, molto British ed eventualmente rinviare tutto a verdetto finale emanato?
Intanto pensiamo a battere il Cittadella e gufare il lecce. Per il resto, come si dice, al cuor non si comanda…
LEGGI ANCHE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui