Tour de force per il Palermo che dopo tre giorni dalla gara con lo Spezia, vola ad Ascoli per provare a mantenere aperta la finestra della promozione diretta. Alla vigilia della gara il tecnico rosanero è intervenuto in conferenza stampa.
Ecco le sue dichiarazioni:

” Quando le cose non vanno per il verso giusto si vedono i giocatori. Non si devono piangere addosso, non risolvono la situazione. Ma loro lo sanno, non è mica bello pensare di avere dato il massimo ed essere fischiati sotto la curva. Però ci sta e si deve reagire. C’è chi si piange addosso, c’è chi mette la testa sotto la sabbia e c’è chi ha orgoglio e dice adesso ti faccio vedere io. Io mi aspetto questa reazione.
Non penso sia corretto rimarcare troppo l’errore individuale. Secondo me ci vuole un pizzico di autostima quando tutto intorno ti dice esattamente il contrario.
Mi chiedo, ma se nel girone di andata non c’erano queste situazioni e ci sono al ritorno, cos’è successo? I giocatori sono gli stessi. Sarà successo qualcosa. Probabilmente bisognerebbe capire perché certe cose non le fanno più. Però andare a rimarcare da parte mia significa appesantire ancora troppo. Vorrei che tutte le analisi e tutti i processi venissero rimandati alla fine. Ad Ascoli qualche cambio ci sarà. Chiedetemi solo cose di campo, non cose di società. Sono concentrato solo sul Palermo e quello che fa in campo. Non ci penso minimamente a ribattere a quello che ha detto il presidente del Lecce. Sono legato alle squadre che ho allenato però adesso sono a Palermo ed il mio unico interesse è il Palermo. Il passato fa parte della mia storia e ci penserò quando smetterò. L’Ascoli è una squadra organizzata e sarebbe pericoloso se pensassimo di andare la e trovare una squadra distratta dalla festa per la promozione ottenuta”

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