Di nuovo col fiatone.
Inizia così un’interessante editoriale di Luigi Butera , sul Giornale di Sicilia, in edicola oggi.
Si sottolinea che il Palermo si trova esattamente nelle stesse condizioni rispetto al mese precedente, quando tuttavia l’imprenditore palermitano Mirri fece un investimento al buio depositando nelle casse rosanero 2,8 milioni di euro che riuscirono a salvare temporaneamente la barca.
Oggi la situazione è analoga e di tutte le belle intenzioni degli imprenditori locali di allora non è rimasta nessuna traccia; il futuro del Palermo è ancora un punto interrogativo. Il principe rosanero di cui aveva parlato Mirri non si è ancora presentato e tra un po’ potrebbe essere troppo tardi.
Butera invita imprenditori locali ma anche siciliani, con attività o aziende anche con sede al Nord o nel mondo, a farsi vivi perché il Palermo ha bisogno di aiuto.
Sarebbe importante che il Palermo cambiasse proprietà entro il 18 o quantomeno riuscisse a pagare stipendi e contributi per evitare la penalizzazione, cosa che darebbe soltanto un altro pò di tempo anche se creditori e procuratori continuano a spingere.
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