Ospite della trasmissione Diretta Stadio del Lunedì, in onda sul canale regionale Gold78 (circuito 7Gold), è stato il noto commercialista Castrenze Guzzetta, in passato già protagonista di interventi critici e sottili sulle vicende societarie. Anche questa sera la sua opinione, è sempre apparsa molto dettagliata: “La York Capital è una società incredibilmente ricca. Della Sampdoria a loro non frega niente. Loro sono interessati al Palermo. Il problema è che essendo professionisti di un certo livello, sono abituati ad approcciarsi alle trattative in un certo modo. E’ gente molto seria e noi invece abbiamo una società, che senza offesa, è gestita un po’ come fosse una piccola impresa familiare. Non è gestita come un’azienda di un certo livello”.

“La prima cosa che un imprenditore serio vuole è la visione dei documenti: poi si decise se imbastire o meno una trattativa. Io non penso che sia una mancata volontà della società. La fatica di Mirri nell’avere queste carte è dovuta alla disorganizzazione. La società non può non avere certi documenti, è impossibile, ci sono i bilanci pubblici anche se talvolta non bastano sono quelli”.

“Ci sono una serie di documenti che una società non può non avere. Oggi con la tecnologia, in 4 o 5 giorni il dossier di investimento è pronto. Dunque certi investitori statunitensi che arrivano qui, si trovano peggio di quanto potessero immaginare. Peggio che in Zambia”.

Guzzetta poi precisa la situazione di Kevin Dunn, presidente di una società di consulenza americana: “Kevin Dunn è una persona molto seria, la sua società è la Dunn Enterprise e si occupa di consulenza. Lui è stato anche presidente della divisione nordamericana dei McDonald’s, un profilo di un certo livello. Siamo amici, riproveremo a inviare una comunicazione ufficiale al Palermo per avere la disponibilità dei documenti contabili. La PEC è rimasta ignorata, dunque manderemo direttamente da Orlando (Usa n.d.r.) una lettera cartacea sperando in una risposta”.

“Voglio precisare: Dunn Enterprise non ha i fondi per completare un’operazione del genere. E’ un tramite, dato che gode di ottimi rapporti con professionisti di grande spessore, con istituzioni o con fondi come York Capital. Tutti personaggi seri e puliti che potrebbero girare attorno alla sua società e fare bene al Palermo”:

Infine la sua impressione sulla questione del credito di 22 milioni del Palermo nei confronti di Alyssa: “Penso che in questi giorni si stia facendo molta confusione. Il Palermo da quello che leggo ha debiti per 47 milioni di euro. Inoltre però, ha un credito di 22 milioni nei confronti di Alyssa. Bisogna chiarire però una cosa: se questi soldi in realtà sono un debito, come leggo allora ha ragione la Procura nel pensare che Zamparini (a capo di Alyssa n.d.r.) sia ancora dentro il Palermo. Viceversa, io da imprenditore vorrei capire quando questi fondi mi verranno versati”.

“Bisogna specificare se in questi 47 milioni di debiti sono già calcolati i 22 di Alyssa oppure no. Io leggo questa cifra come un credito per il Palermo. Quindi la società deve incassare questa cifra. Poi però resta un dubbio: questo è un credito vero oppure un credito fittizio?”.

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1 commento

  1. Mi sembra gente che parla per dare aria alla bocca… York capital è ricchissima, si approccia ad acquistare il Palermo che è ad un passo dal fallimento, invece che la Samp che sta comodamente in A, però il problema è che il Palermo amministrativamente è gestito alla siciliana… Poi parla di un contatto a new York che fa da tramite per altri.. Peccato che ormai il tempo sia scaduto ed il fallimento incombe senza nessuno che alzi un dito ma solo tanta gente che parla a sproposito

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