Il mister rosanero Roberto Stellone è intervenuto pochi minuti fa in conferenza stampa alla vigilia della delicatissima gara contro il Foggia. Queste le sue prime dichiarazioni:

“Le questioni societarie le stiamo risolvendo e sono sicuro che si risolveranno. Da allenatore, così come per i giocatori, deve esserci la massima attenzione al campo. Perché se un giocatore sbaglia un goal non è perché stava pensando alle cose della società, ma perché mancherà, in quel caso, la concentrazione. Le partite si vincono e si perdono per episodi e gli episodi come la maggior parte dei goal sono dettati da errori di concentrazione o di posizionamento. Noi non abbiamo perso le ultime due partite per questi problemi societari, non creiamo questi alibi. Sicuramente la situazione non ti da delle certezze al 100% ma i giocatori e io restiamo concentrati. Specialmente alla partita di domani che è troppo importante. Per riprendere il cammino verso la promozione. Molte squadre si sono rinforzate mentre noi per le note vicende siamo rimasti gli stessi e siamo ben felici di esserlo perché sono gli stessi giocatori che ci hanno permesso di fare 13 risultati utili consecutivi e di raggiungere la vetta. Tutti quanti, noi, voi, durante l’anno possono passare momenti meno felici. Tutte le squadre del mondo, passano, durante la stagione, momenti felici e meno felici. A volte riesci a superarli perché hai soltanto pochi giocatori fuori rosa, a volte ci sono momenti più difficili, dove più di qualche giocatore non sta attraversando un buon momento. Il bel momento può essere dettato dalla condizione fisica, mentale, di ruolo, di mercato. Tutto può essere giusto e tutto può essere sbagliato. Ma se vado ad analizzare le ultime due sconfitte, la squadra ha corso tanto, tanto quanto la partita con l’Ascoli dove abbiamo vinto, tanto quanto la partita con il Verona che hai pareggiato. E ha corso tanto quanto la partita con il Pescara, dove hai vinto.

Io penso che in queste due ultime partite non tutti i giocatori del Palermo erano al massimo. Abbiamo degli infortuni importanti, ma i giocatori che restano sono altrettanto importanti. In questo momento tutti questi aspetti possono essere stati decisivi affinché la squadra si potesse esprimere come sa. Siamo la migliore differenza reti, la migliore difesa. Abbiamo perso solo due partite, nulla è compromesso. Siamo dispiaciuto, due partite diverse, con la Salernitana non meritavamo e con la Cremonese, tolta la prima mezz’ora, abbiamo meritato di perdere. Ma penso che sono cose abbastanza normali che in una stagione di 38 partite, possono esserci quelle 4-5 partite dove per qualsiasi motivo la squadra avversaria fa meglio di te. noi dobbiamo saper rispondere sempre colpo su colpo e sopperire alla non perfetta condizione fisica di quel momento, possiamo sopperire alle assenze, ma non dobbiamo mai mancare nell’atteggiamento e nella mentalità. Li in questi aspetti, forse, siamo un po’ mancati contro la Cremonese. Dopo il 2-0, sebbene ci fossero 20 minuti ancora, abbiamo mollato e non dovevamo assolutamente. Come non dobbiamo, chiaramente, mollare adesso. E dobbiamo, possiamo, vogliamo provarci fino alla fine durante ogni partita. Quello che è successo questa settimana, e non voglio utilizzare altri aggettivi, è una cosa ”insolita” e spero che si risolverà prima possibile e sono molto contento della permanenza di Foschi. Il direttore ha parlato con noi e ci ha detto di pensare solo alla partita perché tutto il resto si risolverà. 

Sull’esonero? Rispondo come risponderebbero tutti gli allenatori, siamo sempre in discussione nel momento in cui non vengono i risultati, ma fa parte del gioco io sono sereno, consapevole di allenare una piazza importante e sono convinto che questo Palermo arriverà dove deve arrivare. Dobbiamo passare soltanto queste prossime 4-5 partite per cercare di recuperare tutti perché ce ne sarà bisogno per riprendere il ritmo che ci ha permesso di lottare e arrivare dove siamo. Non ho la paura ho il timore di essere esonerato se domani dovesse andar male. I ragazzi sono con me e questo mi basta per star sereno. Poi sappiamo sempre come possono andare le cose. Oggi comunque sono sereno e non voglio parlare di questo aspetto”.

 

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