di Manuele Nasca

Apparentemente questa può sembrare una domanda retorica, quasi banale, tuttavia mai come oggi questo quesito è colmo di apprensione, forse per la tantissima varietà di risposte che possiamo fornire. Ovviamente vincere è sempre importante, a qualsiasi livello ,per qualsiasi squadra; oggi vincere potrebbe però avere un valore etico considerevole, oltre che prettamente tecnico. Sotto questo ultimo aspetto, ottenere i 3 punti sarebbe davvero fondamentale; i rosa consoliderebbero il primato, allontanando ulteriormente un’altra pretendente alla promozione e se vogliamo, concluderebbe quel famoso trittico di partite meravigliosamente con 7 punti conquistati su 9 disponibili, così da potere ulteriormente confermare, qualora ce ne fosse  bisogno, che i rosa sono ufficialmente preparati, sotto ogni aspetto, ad assaltare la serie A. Passiamo adesso al punto di vista etico, che a dire la verità, non avremmo mai voluto affrontare. Vincere potrebbe essere importante per eliminare, anche se in parte, l’immortale aria tenebrosa che ruota attorno la squadra e innalzare il pensiero dei tifosi, aldilà delle questioni societarie. Non possiamo immedesimarci nella testa dei calciatori, tuttavia possiamo elogiare con certezza che, nonostante le continue vicissitudini, il Palermo continua a dare il massimo, mostrando un grande attaccamento alla maglia; è questo aspetto che ci rende fieri, nessun altro. Abbiamo la possibilità di immedesimarci invece nella testa dei tifosi, senza darci spiegazioni, ci chiediamo soltanto: ‘perche?’…perchè questo atteggiamento nei confronti di una squadra chiaramente in difficoltà, per di più non per volere dei calciatori che, come già chiarificato, continuano nella loro marcia trionfale. Certo che se la desertificazione dello stadio è in questi anni da ricercare nei problemi societari(senza voler dare alcuna giustificazione di ciò), quale migliore occasione per disertare il Renzo Barbera? Tralasciando l’ironia che in questi casi sembra davvero essere propedeutica, ci auguriamo che i rosa possano, nei minuti che seguiranno la partita, regalare ancora emozioni, ancora l’ebbrezza dei 3 punti e del primato, per poi ripiombare sul solito e sconcertante ambito societario che poche volte prima di oggi avevano così tanto colpito un cuore già debole come quello del tifoso rosanero.

Manuele Nasca

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