Palermo

L’ex vice presidente italo-americano è pronto a lanciare una nuova sfida per riportare in alto la società rosanero.
Di Piazza invita Mirri a un progetto ambizioso «Vendere? Costruiamo un grande Palermo».

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

L’italoamericano Tony Di Piazza, ex vicepresidente del Palermo, torna a parlare. Con garbo e decisione.
Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci che intervista Tony Di Piazza, contento per l’arrivo del tecnico di Gela ma speranzoso che possa allestirsi una squadra competitiva:

“Come ogni tifoso, mi auguro che adesso vengano messi a disposizione i migliori calciatori per il progetto tecnico dell’allenatore… Ho sostenuto che il Palermo non è da meno a nessuno, non si vince solo spendendo, anche se Monza o Benevento… non mi sono intromesso nelle questioni tecniche e mai lo farei. Ho solo detto, e ribadisco, che se per raggiungere il risultato sportivo, che tutti vogliamo, dobbiamo investire maggiori capitali, sono pronto a farlo, immediatamente… Ho tutta l’intenzione di mantenere gli accordi ma pretendo, per farlo, che le cose vadano nel senso giusto, ossia che i patti vengano mantenuti da tutti.

Mi trovo dall’altra parte del mondo e con questa emergenza Covid sono impossibilitato a venire in Italia. Ho diritto ad avere maggiori informazioni… ai tifosi che si sentono legati alla mia persona, dico che non ho fretta di andarmene. Anzi, potrei pure optare per una diversa scelta radicale, sempre che ci siano le condizioni… Questa di Ferrero mi sembra una notizia uscita ad arte chissà per quale motivo… Ho iniziato questa splendida avventura perché credevo, e credo, che se la vita ti sorride lavorativamente, è giusto restituire una parte della fortuna costruita al territorio in cui sei nato”.

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