Nell’ultimo periodo i sbarchi in Italia dal Bangladesh iniziano a preoccupare, con 3 casi positivi di Covid-19 a Ragusa. Secondo il GdS, questi arrivi hanno fatto scalo a Roma e poi sono arrivati in pullman. Secondo i dati Istat, in Sicilia si trovano ufficialmente circa 9000 bengalesi, in aumento del 10% rispetto al 2018.

Oggi a Roma, altri 125 passeggeri bengalesi non sono fatti sbarcare all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Doha in Qatar. Gli altri passeggeri stranieri saranno sottoposti ai tamponi presso il Terminal 5, lontano dagli altri terminal. Sono 77 in totale passeggeri positivi al Covid arrivati a Roma dal Paese asiatico con voli autorizzati dell’Enac. Però, secondo le autorità, i positivi bengalesi, solo nella Capitale, potrebbero essere anche 600. Molti non si riescono a trovare, altri non seguono le indicazioni ufficiali.

All’Adnkronos, il presidente dell’associazione ItalBangla, Rahman Shah, ha detto che “nel nostro Paese la situazione legata ai contagi è un disastro, non ci sono cure mediche e la gente sta cercando di scappare con ogni mezzo”. Nel paese asiatico i contagiati ufficiali sono 138mila, ma si stima che sia un calcolo decisamente per difetto.

Il ministro Roberto Speranza ha detto basta quando ha saputo che solo sul volo Dacca-Roma atterrato ieri a Fiumicino i positivi al Coronavirus erano già 21, prima ancora che terminassero tutti i test. “Stop finché non si troverà un modo più sicuro per gestire le misure di sicurezza per gli arrivi extra Schengen ed extra Ue. La quarantena per chi viene da Paesi extra Ue ed extra Schengen è già prevista ed è confermata. Ma dopo tutti i sacrifici fatti non possiamo permetterci di importare contagi dall’estero. Meglio continuare a seguire la linea della massima prudenza”.

Attraverso l’ordinanza del governatore Nicola Zingaretti spiega che “la goccia che l’ha spinto a bloccare gli aerei dal Bangladesh, d’intesa con la Farnesina di Luigi Di Maio, è stato il volo di lunedì. Quello con 276 persone a bordo che l’assessore laziale alla Sanità Alessio D’Amato ha definito senza troppi complimenti «una vera e propria bomba virale che abbiamo disinnescato con tempestività”.

Come scrive il GdS, il bengalese di 42 anni risultato positivo al coronavirus, dopo aver effettuato il tampone a Ragusa, è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Marco di Catania. Le sue condizioni si sono aggravate ed è stato necessario il ricovero. La moglie e la figlia invece, anche loro positive al virus ma asintomatiche, sono in isolamento domiciliare, nell’ambito della quarantena obbligatoria, nella loro casa di Marina di Ragusa. La famiglia bengalese era arrivata nel capoluogo ibleo negli ultimi giorni di giugno, al ritorno dal Bangladesh, ed aveva fatto scalo prima a Roma e poi a Catania. Successivamente i tre erano arrivati a Marina di Ragusa in pullman dal capoluogo etneo.

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