L’ora della verità per molti club di assoluto prestigio scatterà tra poche ore, quando il 5 agosto ufficialmente scadranno i termini per l’iscrizione al campionato di serie C.
Arezzo, Robur Siena, Livorno, Teramo, Sicula Leonzio. Questi i club che rischiano di non essere ai blocchi di partenza della prossima Serie C. Per quanto riguarda i club toscani, a venire cercata è una nuova proprietà. Il Teramo, con il presidente Iachini ha parlato di promesse non mantenute.
La situazione a Lentini sembra invece più difficile, con un progetto che sembra ormai essere arrivato alla fine. Anche il Potenza sino a qualche giorno fa si trovava in questa mischia, fino a quando il presidente Caiata non ha trovato l’appoggio nella Bbc Basilicata.
Ma tutto ciò comporta dei sacrifici, come rinunciare ad uno degli allenatori più capaci, come Mister Raffaele, ma anche uno dei più ambiti in serie C. Non è una novità del resto che molti club rischino di scomparire, forse il fermo dovuto al lockdown ha accelerato il percorso.
Una squadra che sicuramente rinuncerà alla serie C sarà il Campodarsego: sostenere un campionato di serie C, è troppo dispendioso. Per tale motivo il Presidente ha deciso di non iscrivere la squadra, sorprendendo giocatori, staff e dirigenti.
Le novità non mancano anche nella gestione del campionato: una rosa obbligatoria da 22 giocatori, così come il minutaggio dei giovani. Una scelta quella della Lega di C che punta alla valorizzazione dei giovani e al contenimento del monte ingaggi proprio per evitare le tante situazioni che si verificano puntualmente ogni anno, ma se questo campionato nel pre-lockdown ha regalato spettacolo e riempito gli spalti, questo sicuramente rischia di essere compromesso mettendo rigidi paletti.
Si è già visto in serie D con l’obbligo dei quattro under in campo: valorizzare i giovani sì, ma è questo il modo corretto?
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