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La squadra rosanero impatta contro un più motivato Cosenza e non riesce ad andare oltre l’1 a 1.

 

Squadra che vince non si cambia e così, eccezion fatta per l’infortunato Falletti, Stellone manda in campo la formazione vincente contro il Carpi, schierando un 4-2-4 con Moreo, nell’insolito ruolo di esterno alto di destra, a supporto insieme a Trajkovski, della coppia d’attacco Nestorovski-Puscas.

Come spesso accade in trasferta, i giocatori rosanero lasciano l’iniziativa del gioco al Cosenza che gioca con un baricentro alto e sfiora al 5’ minuto l’occasione per andare in rete con Maniero, che su cross di Bittante, centra in pieno la traversa.
Ma è il Palermo ad andare in vantaggio, al suo primo tiro in porta, con Nestorovski che al 19′ su assist di Puscas, infila Perina e dedica il gol a Chochev.

Dopo il gol, il Palermo lascia l’iniziativa del gioco agli avversari che cominciano ad aumentare il pressing e mettono in difficoltà la difesa rosanero. Al 34’ Bellusci prende un giallo, che gli costerà la squalifica contro il Pescara, e due minuti dopo Sciaudone trova la rete del pareggio. Un gol viziato da un tocco di Murawski che nell’azione rimedia un infortunio che lo costringerà ad inizio di ripresa a lasciare il campo, al suo posto entrerà Haas.

Il pari rinvigorisce la squadra di Braglia che prende in mano la gara, mentre i Rosanero faticano ad impostare una valida manovra offensiva. Nei due minuti finali di recupero Moreo e Jajalo vengono ammoniti dall’arbitro.

Il primo calcio d’angolo per il Palermo arriva al 47’, ma è il Cosenza a rendersi più pericoloso ed al 52′ costringe al fallo Rajkovic che salterà la gara di Pescara. Al 66’ Braglia manda in campo Embalo al posto di Maniero; Stellone sostituisce al 75’Puscas con Lo Faso.

Troppo impreciso in attacco il Palermo non riesce a finalizzare l’ultimo passaggio, il Cosenza riesce così a ripartire con estrema facilità e al 90’ guadagna una punizione pericolosa dal limite dell’arera. Nestorovski conta i passi e l’arbitro lo espelle.
In 10 ed in grande difficoltà al 94’ Fiordilino sostituisce Trajkovski, ma il Palermo resta come spaccato in due e nonostante il modulo promettente schierato da Stellone chiude in parità una gara giocata con poca lucidità e con un centrocampo in perenne sofferenza.

La squadra rosanero non è mai riuscita ad impensierire realmente il Cosenza, apparso più grintoso e più voglioso di vincere. E’ mancato il cinismo della grande squadra che ambisce alla promozione diretta e i due punti persi oggi sono davvero pesanti in vista della prossima delicata trasferta a Pescara. Gli otto gialli ed il cartellino rosso di Nestorovski descrivono in maniera più che esauriente l’approccio mentale totalmente errato alla gara e un nervosismo soprattutto da parte del Capitano assolutamente censurabile.

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