Palermo Brunori

Palermo – L’alfabeto rosanero dopo un 2022 più rosa che nero

A
Come serie A, ovvero il campionato che i tifosi rosanero sperano di ritrovare presto, magari già in questo 2023, anche se tutti sappiamo quanto sia difficile. Di certo la serie A sarà presto un obiettivo concreto per la società di viale del Fante, perché il City Football Group, al contrario di quanto possano pensare i tanti detrattori, non ha intenzione di trattare il Palermo come una semplice “colonia”.

B
Come Baldini Silvio da Massa. Quello che è stato capace di fare alla guida del Palermo resterà di certo nella storia rosanero. Un vero e proprio miracolo calcistico che ha permesso alla società rosanero di tornare nella seconda serie del calcio nazionale. Ma Baldini resterà anche nella storia del calcio italiano per essersi dimesso nel giro di pochi mesi prima dal Palermo e poi dal Perugia. Anche questo un record difficilmente eguagliabile.

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C
Come Corini. Il Genio è tornato sulla panchina rosanero dopo la breve parentesi del periodo Zamparini. Eugenio Corini avrà certamente commesso qualche errore durante questi mesi alla guida del “suo” Palermo, ma umanamente è un numero uno indiscusso e l’amore e l’attaccamento verso i nostri colori non potranno mai essere messi in discussione. Magari chi gli ha riversato addosso tonnellate di sterco dovrebbe fare delle valutazioni a 360° pensando anche alle macerie che ha trovato al suo arrivo.
Ma C anche come consolidamento, ovvero quello che è il primo obiettivo della nuova proprietà che sin dal suo insediamento è stata chiarissima per quel che sono programmi e progetti.

D
Come disastro, ovvero quello che sarebbe stato se la “bomba” Baldini fosse esplosa a campionato iniziato. Baldini non è mai stato un aziendalista ed anche le sue prime dichiarazioni sulla nuova proprietà avevano fatto intendere chiaramente di quanto il tecnico di massa fosse una bomba pronta ad esplodere da un momento all’altro. Se questo fosse avvenuto a campionato in corso e quindi a mercato chiuso e con la squadra da lui voluta, ovvero la riconferma in blocco del gruppo che aveva vinto la B, ma ricordiamo che era lo stesso a dir poco disastroso per tre quarti del campionato di C, oggi staremmo a parlare di un vero e proprio disastro anche se chiaramente non esiste ne esisterebbe mai la controprova.

E
Come equilibrio, ovvero quello che tutti dovremmo avere quando facciamo certe valutazioni senza mai dimenticare che il calcio è un gioco, terribilmente serio ma pur sempre un gioco.

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F
Come Fifa 23. Ovvero il popolarissimo videogame targato Ea Sport che dopo diversi anni ridà la possibilità ai tifosi del Palermo di giocare utilizzando la propria squadra del cuore. Carriera, partite online e tornei con la maglia rosanero ufficiale sono tornate ad essere realtà

G
Come Galassi. L’avvocato Alberto Galassi oltre ad essere l’amministratore delegato di un colosso della nautica mondiale come il Ferretti Group, che nel suo portafogli ha marchi prestigiosissimi come Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line e Wally, fa parte da più di dieci anni del board del City Football Group che lo ha voluto anche all’interno del board del Palermo FC.
Ma anche come Giovanni Gardini ovvero il dirigente cui la proprietà ha dato le chiavi della macchina di viale del Fante certa che in pochi anni da semplice utilitaria saprà trasformarla in una vera fuoriserie.

H
Haters ovvero quegli odiatori seriali dei quali faremmo certamente a meno e dei quali invece soprattutto il web è stracolmo. Il Palermo e i suoi dirigenti, ma anche i giornalisti e chi la pensa diversamente da loro, sono il costante bersaglio di questa gente. Va bene non essere d’accordo con qualcuno o con qualcosa ma c’è modo e modo di dire le cose. L’educazione e il rispetto dovrebbero venire prima di tutto.
P.S. questa è riproposta integralmente dalla lettera H dello scorso anno e non per mancanza di fantasia o alternative. Forse con un pizzico di presunzione speriamo sempre che quello che scriviamo serva anche a far capire qualcosa anche a quelli che pur non sopportandoci alla fine ci leggono.

I
Come inglesi ovvero coloro i quali gestiscono per la maggior parte Il City Football Group e quindi “direttamente” anche il nostro Palermo. Capire la loro mentalità ed il loro modo di lavorare non è facile per chi è abituato al nostro calcio, ma se il calcio inglese è avanti anni luce forse bisognerebbe provare a comprenderli di più perché alla fine magari hanno ragione loro.

Il Palermo al centro del CFG: il futuro è sempre più “City”

L
“La storia siamo noi. Nessuno si senta offeso. Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo. La storia siamo noi attenzione. Nessuno si senta escluso”.
Queste poche parole della famosissima canzone di Francesco De Gregori sintetizzano alla perfezione quanto accaduto nel giugno di quest’anno quando un manipolo di giocatori in pochi mesi sono riusciti a diventare un gruppo imbattibile entrando a pieno merito nella storia rosanero.

M
Come Mansour bin Zayed Al Nahyan ma anche Mirri Dario. Ovvero i due uomini che hanno cambiato per sempre la storia del calcio a Palermo. Il primo è uno degli uomini più ricchi del pianeta e con il suo City Football Group ha regalato alla società rosanero una proprietà in grado di far sognare traguardi mai raggiunti. Il secondo ha avuto il merito di far rinascere il calcio a Palermo e, tra mille critiche, sberleffi e insulti pesanti, di averlo ceduto al migliore acquirente possibile garantendogli un futuro che mai più vedrà i colori rosanero sparire dal panorama calcistico.

N
Come novità. Tante sono state in questi primi mesi di gestione diretta della nuova società e tante saranno le novità che caratterizzeranno i prossimi mesi di vita del nuovo Palermo. Novità dettate da una riorganizzazione che dovrà permettere al Palermo di entrare sempre più in una nuova dimensione, quella targata CFG.

O
Come organizzazione. Dalla perfetta organizzazione in tutti i suoi settori passa un futuro sempre più radioso per i colori rosanero. Avere gli uomini giusti al posto giusto è nella filosofia del CFG forse uno degli aspetti più importanti. Ed è per questo che in futuro vedremo un Palermo sempre più organizzato e capace di portare avanti progetti fino a qualche tempo fa inaspettati sia in campo che fuori dal rettangolo di gioco.

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P
Come promozione. Quanto accaduto lo scorso mese di giugno non sarà dimenticato facilmente. Una promozione meritata per quanto fatto in due mesi durante i quali il gruppo rosanero ha riscattato una stagione a dir poco incolore. Ma la promozione insieme al passaggio di proprietà hanno coronato i sogni dei palermitani.

 

Q
Quanto sarebbe bello se…
Completate voi la frase con quello che più vi piacerebbe possa accadere in questo 2023 ai colori rosanero.

R
Come Rinaudo Leandro, ovvero colui il quale da un giorno all’altro si è trovato catapultato da un ruolo bello e difficile come quello di responsabile tecnico del settore giovanile a quello di direttore sportivo della prima squadra. Un compito difficile reso ancor più arduo dalle dimissioni inaspettate di Castagnini che lo hanno costretto a porre rimedio ad errori di altri ma ancor di più a fare un mercato complesso in pochissimo tempo. Ovviamente non è esente da errori ma non dargli tutte le attenuanti del caso sarebbe quantomeno ingeneroso. Speriamo che mai questa volta il detto “Nemo propheta in patria” possa essere smentito perché il buon Leo lo meriterebbe. E’ giovane e a tanta voglia di imparare e nessuno può negarlo, crescere ed ottenere risultati con il suo Palermo è un sogno che ci auguriamo possa diventare realtà perché vorrebbe dire che sono arrivati i risultati che tutti sogniamo.

S
Come Soriano Ferran. Se lo sceicco Mansour è colui il quale ci mette i fondi,
Ferran Soriano protagonista nella costruzione della “legenda Barcellona”, è oggi l’amministratore delegato del City Football Group ovvero colui il quale ha trattato e concluso con il presidente rosanero il passaggio delle quote sociali da Dario Mirri, Damir e Hera Hora alla holding anglo-araba. E’ vero che il suo compito principale è seguire le sorti del gruppo e principalmente del Manchester City ma in questi mesi ha sempre fatto sentire il suo interesse e la sua vicinanza al Palermo facendosi vedere insieme a Mirri, Corini e Rinaudo durante il mini ritiro inglese. Siamo certo che Soriano non farà mancare consigli e suggerimenti per far si che anche il Palermo possa crescere esponenzialmente.

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T
Come Torretta, ovvero il luogo dove finalmente sono iniziati i lavori per la realizzazione di quello che sarà il primo vero asset del Palermo FC, ovvero il centro sportivo. Entro Aprile vedranno la luce i due campi in erba naturale, la club House e gli spogliatoi, in attesa che entro la fine del 2023 la fase uno della casa rosanero diventi una splendida realtà.

U
Come Utopia. E’ utopia in un futuro non troppo lontano immaginare un Palermo ai vertici del campionato italiano? Forse però è certo, a differenza di quanto pensano in tanti, soprattutto chianciananna e “nemici ra cuntintizza”, che il City Football Group non ha deciso di sbarcare nel calcio italiano per fare la comparsa. Lo sceicco Mansour e la sua holding non avevano di certo bisogno di una semplice vetrina che permettesse loro di farsi conoscere perché nel mondo tutti sanno chi sono. Quindi per noi non è un’utopia pensare un domani ad un Palermo davvero protagonista. Il problema è che ci vuole pazienza. Noi l’abbiamo perché sappiamo bene che per fare un progetto serio ci vogliono basi e programmazione, e gli altri?

V
Come Viale del Fante ovvero il luogo dove sorge il “tempio rosanero”. Quel Renzo Barbera che certamente sarà, in un prossimo e non troppo lontano futuro, interessato da un profondo restyling. Grazie anche alla candidatura dell’Italia per gli Europei del 2032 viale del Fante potrebbe ospitare uno stadio completamente rinnovato ma in ogni caso c’è CFG per far si che i sogni diventino realtà.

Z
Anche stavolta l’ultima lettera dell’alfabeto non poteva che portare il suo nome. Il 2022 ha infatti visto la scomparsa di Maurizio Zamparini che nel bene e nel male, ad oggi, resta il presidente più vincente della storia del Palermo, capace di portare in maglia rosanero sconosciuti che sarebbero diventati dei fenomeni come l’appena campione del mondo Paulo Dybala.

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