Mario Santana, collaboratore tecnico ed ex calciatore del Palermo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di HelbizLive. Durante tutta la chiacchierata, lo storico attaccante rosanero ha commentato il suo attaccamento a Palermo e sull’inizio di stagione targato City Football Group. Di seguito le dichiarazioni di Santana.

Le parole di Santana

Sull’inizio stagione del Palermo: “Sono successe alcune cose strane che non si aspettava nessuno. Alla fine, però, la nuova società è riuscita mettere le cose a posto, portando Eugenio Corini sulla panchina di questo Palermo. Stiamo facendo un po’ di fatica, però credo che sia una cosa normale perchè la squadra è stata fatta alla fine del calciomercato e si stanno conoscendo tutti adesso

Sul campionato di Serie BKT: “Questa è una Serie B che finge di essere una Serie A. Ci sono delle squadre che sono ben organizzate e preparate. Ho visto che si gioca molto di più rispetto ad altri anni. Il livello si è alzato ed è molto più impegnativa. Dopo aver affrontato diverse squadre, questo campionato è una vera e propria Seria A2“.

Sul City Football Group: “Le prospettive ci sono e siamo veramente felici di questo perchè una città come Palermo se lo merita. Sicuramente la nuova proprietà ha dei tempi stabiliti e farà tutto con calma e noi siamo qui ad aspettare che possano portare questo club ai livelli più alti.

Sul ritiro in Inghilterra: “La squadra ha già fatto un ritiro a Manchester ed è già un passo enorme per tutti. È stata una bella esperienza, che ha dato qualcosa in più ad ognuno di noi“.

Meglio calciatore o collaboratore tecnico?: “Sicuramente le emozioni più belle sono dentro perchè comunque sei partecipe di quello che sta succedendo. Invece, fuori non puoi far niente oltre che richiamare o dare qualche consiglio. Ho avuto la fortuna, grazie alla società, di poter continuare un percorso con i colori rosanero, iniziando con i più piccoli. Adesso, lavoro anche con la prima squadra e sono molto grato per questo”.

Sul settore giovanile: “Appena ho appeso gli scarpini al chiodo, insieme alla società abbiamo deciso di continuare nel mondo del calcio con i piccoli. Allenare è stata sempre una cosa che ho voluto fare. Tutto ciò mi ha fatto pesare di meno il fatto di aver smesso di giocare“.

Su Silvio Baldini: “A lui devo tanto perchè mi ha dato fiducia sul campo, chiedendomi molto spesso dei consigli, anche se è un allenatore con una certa esperienza. A volte mi chiedeva di parlare con i ragazzi oppure chi poteva giocare e chi no. Mi ha fatto sentire molto importante“.

Sulla possibilità di allenare una squadra fuori da Palermo: “No perchè ho fatto la scelta di finire la mia carriera qui ed è stata anche la prima società che mi ha dato la possibilità di giocare a calcio. Sono tornato in Sicilia e abbiamo fatto delle cose importanti“.

Su Zamparini: “È stato il primo a credere in me, quindi devo tantissimo a lui. Di tutta la mia carriera, Zamparini è stato l’inizio. Durante gli anni passati insieme mi ha trattato molto bene. Lui era molto particolare: ogni tanto scendeva e faceva le sue uscite, però era un uomo sempre presente. Qualsiasi cosa di cui avevamo bisogno lui c’era sempre. Oramai non si usa più, però ogni Natale lui organizzava sempre le feste, portando regali a tutti“.

Sul pubblico rosanero: “Sono da brividi. Anche con 10-15 mila spettatori sembra che lo stadio sia pieno, figuriamoci quando si riempie al 100%. L’abbiamo vissuto da poco. È una città che per il calcio dà tanto”.

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