Silvio Baldini, allenatore del Palermo, si è intrattenuto con i giornalisti nella consueta conferenza stampa nell’immediato post-partita della sfida contro il Campobasso. La partita era valida per il 25o turno del girone C di Serie C, ed è terminata con il risultato di X-X. Di seguito riportiamo le parole del mister ex Carrarese, che ha evidenziato le cose che ha apprezzato e quelle che non gli sono andate a genio dell’incontro appena concluso.
LE DICHIARAZIONI DI BALDINI DOPO CAMPOBASSO-PALERMO
“Se prendiamo gol subito dopo avere segnato è perché non siamo sul pezzo. Dobbiamo essere sempre aggressivi. Se non riusciamo a giocare sempre in avanti dobbiamo posizionarci diversamente, come quando abbiamo fatto il 2-2. Pelagotti? Un allenatore non può parlare male di un giocatore. Io li difenderò sempre. È bravo e importante. Anche Massolo però ha dimostrato le sue qualità a Catanzaro, per cui le possibilità di giocare ci saranno per tutti”.
“Le mie sono scelte tattiche. Quando ero a Empoli avevo una linea difensiva a 4 di centrali, perché giocando sempre in avanti e avendo gli esterni di difesa bassa che a tratti spingono ho bisogno di giocatori che tengano la linea e non facciano ripartire l’azione. Sono qui da un mese, per cui faccio delle prove nelle partite vere. Mi sono documentato sulle partite precedenti e sto cercando delle soluzioni tali da giocarci le chances di promozione. Non voglio accontentarmi, devo rischiare e metterci la faccia. Andiamo avanti fino alla fine, senza mollare“.
“Dobbiamo migliorarci giocando delle partite vere, non possiamo fare prove. Ho una rosa a disposizione e devo tirare fuori il meglio. Le mie scelte derivano da ciò che vedo in allenamento. La cosa importante è questa: gli avversari pressano e noi vogliamo riconquistare campo, per cui a volte anche i lanci lunghi servono. A volte diventano verticalizzazioni, come quando ci hanno permesso di fare segnare Brunori. Non vanno però cercate in maniera ossessiva, va fatto anche il palleggio. Non possiamo sempre cercare subito la profondità. In un mese a questi ragazzi non posso che dire ‘grazie’, sappiamo dove dobbiamo migliorare ma sono contento già”.
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