Il finanziere ha intensificato gli incontri con la controparte. Una soluzione in un senso o nell’altro è attesa a breve
L’amministratore delegato Facile replica a Richardson e conferma la fiducia a Foschi

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Nell’articolo a firma di Massimo Norrito e Valerio Tripi si sottolinea l’interesse di Raffaello Follieri nell’acquisizione del Palermo ed il ruolo di Emanuele Facile, al momento rimasto l’unico responsabile della nuova società

“Come una mongolfiera … Il club rosanero è dentro la cesta che ormai senza il pallone sta precipitando sempre di più. Ed è per arrestare questa caduta che Raffaello Follieri è sceso in campo in queste ore con grande decisione. .. una soluzione, in un senso o nell’altro, è attesa a breve. Follieri e i suoi rappresentanti hanno intensificato gli incontri con la controparte in cerca di una via di uscita al momento così travagliato che sta vivendo il Palermo. … Nella sua lettera di dimissioni il presidente del Palermo Clive Richardson fa delle accuse precise e circostanziate, le stesse che aveva messo in evidenza “Repubblica” individuando il faccendiere Corrado Coen come regista occulto dell’operazione di ristrutturazione aziendale della società per conto di Maurizio Zamparini. . .. Al di là del regista occulto Coen, l’unica figura che è rimasta di tutta l’impalcatura è l’amministratore delegato Emanuele Facile. È lui l’uomo che deve rispondere alle domande di Bellusci e che è chiamato anche a pagare gli emolumenti all’ormai ex presidente Clive Richardson, anche lui diventato un creditore. .. il cerino acceso resta in mano a Facile che ha due grossi problemi: uscire dalla situazione societaria cercando acquirenti e gestire l’aspetto sportivo con la vicenda Foschi che sembra essere sanata. Indicativa in tal senso una cena dopo Palermo-Foggia alla quale hanno partecipato da una parte del tavolo, fra gli altri commensali, Foschi e il segretario generale Gianni Francavilla e dall’altra lo stesso Facile .. Mentre Follieri lancia l’ultimo attacco, sembra tirarsi fuori dalla corsa Antonio Ponte, un altro degli imprenditori che in passato avevano manifestato interesse per i rosanero e che Coen e Facile pensavano di tenere dentro l’operazione Palermo. «Non è vero che adesso si può comprare più facilmente il club – spiega a Trm colui il quale un tempo era stato designato come presidente da Zamparini – la situazione è peggiorata. Per non farsi schiacciare dai debiti servono tra 40 e 50 milioni. Il Palermo si salva solo se va in A, altrimenti in B sarebbe il patatrac». Insomma, è in atto un tentativo di salvataggio, vedremo se andrà a buon fine”.
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