Palermo – Un esterno fa l’assist, l’altro segna: sulle corsie si viaggia di nuovo forte
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola di Benedetto Giardina che evidenzia come il Palermo abbia segnato nell’ultimo turno contro la Fidelis Andria: assist di un esterno e gol dell’altro.
Per tentare la scalata alla vetta, il Palermo ha dapprima cambiato modulo con una classica difesa a 4, salvo poi tornare nuovamente alla linea a 3, con due esterni a tutta fascia, dando alla squadra, nuova linfa sulla zona laterale del campo, che hanno portato gol e assist decisivi.
Lo stesso giornalista, indica un Palermo “Gasperiniano”, proprio per il modulo e per il suo uso continuo del gioco sulla fasce, ma i rosanero non hanno né Hateboer, né Gosens; cambiano gli interpretati ma non il concetto, perché il Palermo per vincere al Degli Ulivi ha ripreso un concetto chiave dell’Atalanta dell’ex tecnico rosanero: gioco sull’esterno e poi cambio di lato in zona gol, in modo da sbilanciare la difesa avversaria.
Seguendo questo schema, difatti, Valente ha servito Almici, intelligente a seguire l’azione ed a spingere in rete la sfera che ha chiuso la partita.
Giocando con una linea difensiva a 3, è importante che i giocatori che agiscono sulla trequarti e nella linea d’attacco, facciano il famoso ‘lavoro sporco’ in modo tale che siano proprio gli esterni a beneficiarne con degli inserimenti sotto porta.
Il Palermo gode di una batteria di esterni importanti, come Almici, seppur non sia stato al top della forma, ma anche Doda, Giron e Valente che possono trovare nuove idee grazie a questo schieramento. Segnali importanti, per un Palermo che ha sempre fatto dei propri esterni un punto di forza, già fino alla scorsa stagione dove veniva spesso sfruttato il movimento a rientrare di Nicola Valente, autore di 6 gol.
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