Palermo ternana crisi

Un dato basterebbe per spiegare lo sterile, prosciugato, primo tempo del Palermo: la squadra di Boscaglia ha il peggiore attacco esterno del campionato con sole 5 reti in 8 partite. E i numeri, si rispecchiano perfettamente nella prestazione sul rettangolo verde. Anche oggi il film del primo tempo, è infatti un possesso palla sterile che ha fruttato soltanto una vera palla gol, quella di Valente (ultimamente in buona forma) che ha sparato però in bocca a Marcone dai 20 metri. Insomma uno squallido 0-0, se ancora qualcuno non lo avesse capito.

Primo tempo mediocre

Un Palermo che, ad un certo punto, sembra quasi stancarsi di giocare al piccolo trotto senza mai pungere. E’ come un ragazzo che si impegna a scuola, ma non vede mai i risultati: dopo un po’ si molla la presa, se non arrivano i buoni “voti”. Questa è la squadra di Boscaglia: gioca bene, ma poi negli ultimi 16 metri non riesce a far tremare l’avversario. E così ne consegue non soltanto un grande dispendio di energie, ma anche una consegna di autostima agli avversari, che col passare dei minuti prendono giustamente coraggio regalando spazio all’inoperoso Pelagotti.

Insomma un pareggio giusto, almeno quello visto nella prima frazione di gioco, perchè dominare non significa certo far girare il pallone. Una vera occasione da gol come detto, poi poco altro. La prestazione, se mai ci sia stata in queste settimane da incubo per il Palermo, adesso non basta più. Il primo tempo è un’agonia, è la replica di quanto visto per tutta la stagione. Dei singoli si può dire ben poco e per alcuni, addirittura sempre le medesime cose: Kanoutè non riesce a fare un dribbling ormai da troppo tempo, e questo non porta certo superiorità numerica, Luperini sembra spaventato di gestire la palla e così, oltre ad una scarsissima incisività in avanti, adesso arrivano anche errori banali sulla gestione della palla.

Spreco e confusione: i rosa sbattono sul pari

Il secondo tempo inizia con l’ingresso in campo di Broh al posto di Odjer, evidentemente non al meglio. Nulla cambia dal punto di vista tattico, con l’ex Cosenza che si è posizionato da mezzala di centrocampo. E nulla, cambia, neanche sotto rete: Valente, sempre lui, spreca infatti al 54′ l’occasione che avrebbe portato in vantaggio i siciliani, con un colpo di testa da pochi metri che termina a lato di pochissimo. Nel primo quarto d’ora della seconda frazione, il Palermo lascia più l’iniziativa all’avversario nel tentativo di aprire la retroguardia avversaria con i contropiedi, visto che con il dominio territoriale il risultato è stato scadente, come al solito.

Ma manca anche in questo caso lucidità, con Kanoutè che non incide e che viene infatti sostituito al 63′. Al suo posto Rauti, che questa volta non genera un cambio di modulo come avvenuto contro Teramo e Francavilla. Sempre 4-3-3, ma cambia poco o nulla, perchè il vero problema di questa squadra, sopratutto nel reparto offensivo, è la qualità, la testa, la fame. Al 73′ altra grande occasione, con Rauti che schiaccia il pallone da un metro e la manda alta. Successivamente solo nervosismo, manovra farraginosa e poco altro.

Playoff a rischio…e Boscaglia?

E così i rosanero prendono un punto, che serve a poco, anzi a pochissimo. Adesso, più che guardare i risultati di quelle che stanno su, bisogna dare un’occhiata sotto, perchè la Casertana vincendo oggi potrebbe scavalcare il Palermo e la Juve Stabia agguantarlo a pari punti. Insomma la zona Playoff adesso è a rischio e non ci sono più dubbi, sul fatto che i rosanero siano antrati nel limbo della mediocrità, forse per il resto della stagione. Sempre i soliti problemi, che non vengono risolti. Adesso forse si potrebbe pensare ad un cambio in panchina?

 

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