Torna a parlare l’ex arbitro Gianluca Paparesta, colui che ha partecipato alla rinascita del nuovo Palermo, dietro la figura di Tony Di Piazza.
Proprio il suo addio ha sollevato vari strascichi irrisolti e tensioni. Lo fa in un’intervista rilasciata alla trasmissione Stadio Aperto su TMW Radio.
Dopo una riflessione sul suo primario ruolo, quello di ex arbitro esprime un giudizio su quanto osservato nella stagione di Serie A, a livello tecnico, da parte degli arbitri.
Si augura un ricambio generazionale e un affinamento del VAR, soprattutto nei big match. La discussione si sposta su argomenti più delicati.
Uno dei punti toccati è infatti la stagione disputata attualmente dal Bari, in Serie C.
Paparesta fa riferimento ai numerosi investimenti operati dalla società di Luigi De Laurentiis, ma che non stanno portando i frutti sperati. Non è infatti detto che spendere equivalga a vincere.
Ma non occorre abbattersi, perché – continua Paparesta – il campionato di C è lungo e ci sono varie possibilità di risalire e affermarsi durante le varie giornate.
Una menzione particolare viene fatta poi sui play-off: “È una lotteria, invece: su trenta squadre ne passa una, contano vari fattori tra cui le casualità“.
Paparesta si sofferma poi sul suo recente passato, il Palermo. Nulla da ridire sui tifosi e sulla piazza: “Per me è stata una bellissima esperienza come città e tifoseria, Palermo è una piazza che non può stare neppure in B: è proprio da Serie A. Auguro alla loro tifoseria di raggiungere al più presto i traguardi che merita“.
Per quanto riguarda Tony di Piazza aggiunge: “Dispiace sia finita la storia con Di Piazza, oltre a persona di cui ho grande stima e che mi aveva chiesto di partecipare è stato perso un imprenditore di cui tutti hanno visto le capacità economiche e passione disinteressata.
Ognuno ha la sua dignità, e non può essere calpestata: mi dispiace che Palermo abbia perso un imprenditore che non voleva nulla“.
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