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De Biasi: “Barbera da brividi. Curioso della sfida Palermo-Modena”

Modena De Biasi

 

De Biasi: “Barbera da brividi. Curioso della sfida Palermo-Modena”

Gianni De Biasi ha parlato ai microfoni di TifosiPalermo. L’ex ct dell’Azerbaijan, in vista della sfida di domenica 19 ottobre tra Palermo e Modena, ha espresso il proprio parere in merito alle due squadre. Da doppio ex si è concentrato sui rosa di Pippo Inzaghi e sulla sua esperienza vincente con i canarini. L’intervista integrale a cura di Fabio Tedesco e Antonino Bua andrà in onda la sera di venerdì 17 ottobre su tutti i canali social.

Le dichiarazioni di De Biasi

Lei da allenatore del Modena in varie occasioni ha affrontato il Palermo. Tre vittorie ed una sconfitta, proprio nel 2001 anno in cui ci fu la promozione dei canarini, come si prepara una partita cosi? “Sono molto curioso, dovevo venirla a vedere ma alla fine non riuscirò. Sono due squadre costruite per fare un buon campionato, il Modena è partito bene con Gliozzi davanti che è in condizione ottimale, ma tutta la squadra vive bene il clima che si è ricreato con la tifoseria all’interno del Braglia dov’è molto bello giocare. La partita è aperta ad ogni risultato e sono curioso di vederla, lo farò sicuramente”. 

Quanto può pesare essere favoriti come il Palermo e quanto può aiutare avere meno pressioni come il Modena? “Quando parti come il Modena con questa classifica la pressione arriva per forza, qualsiasi risultato diverso dalla vittoria adesso diventa un mezzo insuccesso. Credo che adesso siano in una condizione psicofisica ottimale, in un bell’ambiente e sarà una partita bella da vedere perché entrambe le squadre hanno qualità per far male, si dovrà capire chi prevarrà dal punto di vista tattico e di condizione”. 

Sarà la quinta partita del Palermo con oltre trentamila spettatori, lei sa bene quanto può incidere il pubblico siciliano quando le cose vanno bene: “Si, quando esci dal tunnel hai una carica enorme, hai dietro la curva (Sud) e vedi subito la tribuna centrale. Ci ho giocato anche contro l’Italia quando allenavo l’Albania, quindi ho provato quelle emozioni lì. È un qualcosa che ti da i brividi perché senti l’emozione della partita, se vinci vai davanti in classifica ed hai questo stimolo per continuare questo positivo inizio di stagione. L’entusiasmo può essere solo aumentato dai risultati che devono continuare ad arrivare con continuità”. 

In Serie B crede ci sia qualche altra squadra che può tenere testa a Palermo e Modena? “Credo che il Venezia possa fare un buon campionato e poi non voglio sbilanciarmi tanto perché quando fai un pronostico nel calcio 99 volte su 100 lo sbagli, ho già detto qualcosa su Modena e Palermo e spero di non essere smentito perché sono due squadre che ho nel cuore, una da calciatore ed una da allenatore e la soddisfazione più grande per me può essere solo quella di vederle il prossimo anno in Serie A”. 

La tanto agognata promozione

Palermo aspetta da tanti anni la Serie A, quest’anno sembra però che la squadra sia stata costruita con razionalità, non come gli scorsi anni, e i risultati si stanno vedendo: “Si, io non entro nel merito ma credo che in generale quando si costruisce una squadra si deve avere chiara l’idea di come si vuole giocare e gli investimenti giusti da fare ed i giocatori che non fanno parte del progetto. La programmazione e la scelta dei giocatori sono poi quelle cose che a fine campionato fanno la differenza, devono essere scelte non solo di campo ma che nascono dalla conoscenza dei giocatori e della loro attitudine anche fuori dal campo”. 

I soldi adesso al Palermo non mancano e sono fondamentali, però da soli non bastano se non hai conoscenze ed idee giuste: “Si, fai solo confusione, è più facile comprare per sottrarre a qualcun altro e cadere nei giochini dei procuratori. Io credo che saper scegliere ed avere le persone adatte fa la differenza”.

Il presidente del Modena Carlo Rivetti ha infatti detto che non bastano i soldi per vincere i campionati: “Non a caso quando siamo saliti in Serie A con il Modena, non avevamo fatto chissà quali spese faraoniche. Avevamo puntato su giocatori che ai più erano sconosciuti ma noi li conoscevamo meglio. Questo perché seguivamo anche le categorie inferiori. Non abbiamo mai preso giocatori affermati e completi che avessero già dato tanto al calcio. Cercavamo quelli in formazione che avevano delle prospettive per darci 4/5 anni di prestazioni importanti e credo sia quello il modo per far la differenza. L’importante è scegliere prima le persone che i calciatori”.

Il pronostico

Individualità importanti sia per il Palermo sia per il Modena, è una partita che può essere risolta dai singoli o si vince di squadra? “Palumbo potrebbe fare il gol dell’ex (ride). Può essere una partita decisa dagli episodi, ma deve essere giocata da squadra e con le idee chiare, dipende dalle caratteristiche dei giocatori e da cosa vuole fare Inzaghi da questo punto di vista. Io studierei bene l’avversario e poi capirei quali sono i suoi punti deboli”. 

Pronostico secco? “Non ne faccio perchè sbaglio sempre, posso dirvi che sarà una partita equilibrata dove le differenze saranno minime, combattuta e dove non puoi mollare un attimo. Entrambe cercheranno di dare il massimo per battersi”.

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