Bisoli: “Palermo tra le favorite per la A. Inzaghi è un vincente”
Il tecnico Pierpaolo Bisoli, intervistato ai microfoni di PianetaSerieB.it, ha detto la sua sul campionato cadetto analizzando vari temi. L’ex di Sudtirol e Modena ha indicato le squadre che secondo lui potrebbero essere delle serie candidate alla promozione, e tra queste c’è il Palermo. Ecco di seguito le sue parole.
Le parole di Bisoli
L’analisi sul campionato: “Il livello rispetto agli ultimi sette anni si è abbassato molto in Serie B, come in Serie A. Tutto il livello si è abbassato. Negli ultimi decenni abbiamo curato poco i calciatori sull’individualità. Si è pensato molto alla tattica di squadra ma non a migliorare il calciatore. Di conseguenza si arriva dove si è arrivati. Entrando nel merito di questo campionato, ti dico che è molto più difficile rispetto agli ultimi due o tre che ho fatto. Questo perché i club di bassa classifica hanno alzato il livello e non esistono più squadre materasso. Fino a due o tre anni fa le squadre più forti difficilmente lasciavano punti in giro”.
Sul Modena: “La squadra può lottare per le prime quattro posizione. Alle spalle c’è una società forte composta da gente per bene. Lì ci sono persone squisite, brave, oneste e che amano il Modena. L’ambiente deve tenersi stretto la famiglia Rivetti. Rispetto alla squadra che avevo io l’anno scorso, che era già forte, ne giocano solo tre, poi anche chi subentra è forte. Questo lascia intendere che la rosa è davvero competitiva e al momento merita il primo posto. Ci sono tre club che secondo me, come organico, sono fuori portata. Alcune volte, però, squadre come il Modena, trascinate da un ambiente molto caldo, possono contendere i posti al vertice”.
Le candidate alla promozione e alla salvezza
Le favorite per la promozione: “Le tre squadre favorite per la conquista della Serie A sono Venezia, Monza e Palermo. Il Monza, se trova una quadra, ha una squadra da Serie A. Serve che i calciatori entrino nella mentalità del tecnico e che tutti insieme riescano a fare fronte comune. Poi ci sono tante individualità che hanno sempre fatto la Serie A, Colpani, Pessina, Petagna. Il Venezia l’ho visto due volte, ha una squadra fortissima. La terza è il Palermo, che ha una squadra incredibile con un allenatore vincente. La mentalità è anche vincente”.
Chi si salva: “Quando lotti per rimanere in Serie B, i valori tecnici si riducono molto con la voglia, con il gruppo, con la compattezza e con l’entusiasmo. Non bisogna dare mai nessuno per spacciato, perché basta una scintilla per creare qualcosa di magico. Come è accaduto a me a Cosenza. Quando io sono arrivato, ci davano per retrocessi. Poi ho fatto scoppiare una scintilla e con quei sedici o diciassette giocatori siamo diventati un blocco forte. La scintilla che ho fatto scoppiare lì è stata un po’ drastica. Ho puntato su un blocco di giocatori, tagliandone fuori sei o sette. La scelta è stata magari sbagliata per qualche calciatore, ma con quelli a cui mi sono affidato, abbiamo creato qualcosa di incredibile. Poi non so perché non sono stato riconfermato lì”.
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