Sampdoria, Manfredi: “Caso Brescia? Noi siamo parte lesa”

Sampdoria, Manfredi: “Caso Brescia? Noi siamo parte lesa”

Ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Secolo XIX il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi. Il tema principale della sua intervista è stata questa scongiurata stagione, che potrebbe risollevarsi all’improvviso dopo il caos generato dalla sempre più vicina penalizzazione per il Brescia e il conseguente rimescolamento dei verdetti in chiave salvezza, con i blucerchiati che, invece di essere condannati alla Serie C, potrebbero giocarsi un’ultima carta per mantenere la categoria nello spareggio playout contro la Salernitana.

Le parole del presidente della Sampdoria Manfredi

Sul rischio fallimento della Sampdoria: “Il nostro ingresso ha scongiurato un fallimento che, fino a poche ore prima della firma, sembrava inevitabile. Abbiamo preso in carico un club in gravissima crisi, con l’obiettivo di garantirne la continuità e proteggerne la storia. Ma soprattutto abbiamo tutelato i dipendenti, le loro famiglie, e tutti i creditori. Cosa che altre soluzioni, allora sul tavolo, non avrebbero assicurato. Anche in un contesto complesso come quello attuale, abbiamo sempre onorato gli impegni, sia sportivi che finanziari. La Sampdoria ci sarà, e continuerà a esserci, con responsabilità, serietà e ambizione”.

Sul caso Brescia: “«Se quanto emerso sulla posizione fiscale del Brescia dovesse essere confermato nelle sedi opportune, è naturale che la Sampdoria, così come ogni altra società eventualmente coinvolta, farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti. Parliamo di un tema delicato, che merita rigore, trasparenza e rispetto delle regole. Per questo attendiamo che si pronunci chi di dovere, ma è evidente che la correttezza debba essere tutelata. E non dimentichiamoci che, in questo contesto, siamo la parte lesa. L’eventuale playout sarebbe poi per noi una questione di dignità: personale, della maglia e della professionalità”.

Una rivoluzione in ogni settore

Sul settore giovanile: “Assolutamente sì. Non ha reso secondo le aspettative e dobbiamo ammetterlo con onestà. La Samp ha una storia importante nella formazione dei talenti e questa stagione, sotto questo profilo, è stata insufficiente. Stiamo già intervenendo per cambiare passo: servono competenze, visione e un lavoro profondo sull’identità. Non è un ambito secondario: dai giovani passa anche il futuro del club”.

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