Almeno un pizzico di dignità, per non dire attributi

Palermo – Almeno un pizzico di dignità, per non dire attributi

Dopo un campionato difficile, difficilissimo come quello di serie B, culminato con l’ottima conquista dei playoff, di un quasi insperato ottavo posto, mai scontato e che deve rendere tutti felici, il Palermo questa sera si gioca l’accesso alle semifinali e i rosa lotteranno come gladiatori.

Facciamo un tuffo nella realtà e diciamo invece che nemmeno il più pessimista del mondo avrebbe immaginato un torneo tanto deludente e desolante. Insignificante, eccolo il termine che più di tutti sintetizza queste 38 gare di campionato appena concluso, che hanno visto Dionisi ed i suoi classificarsi all’ottavo posto: imbarazzante per una società che ha speso milioni su milioni e per una squadra che ha in organico fior di giocatori. Questa è la realtà, poi possiamo raccontare anche asini che volano…

Una realtà amara, una collezione di amarezze e delusioni perfino peggiori della scorsa annata quando il campionato venne considerato deludente dalla società stessa. Questa sera c’è una sola condizione affinchè il deludente dell’anno scorso non diventi fallimentare: vincere. E non sarà facile. E questo non perché la Juve Stabia sia il Barcellona ma semplicemente perché i rosanero sembrano arrivati al capolinea. Lo testimoniano i match con Bari, Cesena, Sudtirol, Frosinone e Carrarese. Partite in cui si chiedeva uno sforzo, una svolta che non è mai arrivata.

Ecco perchè oggi nessuno immagina che il brutto anatroccolo diventi improvvisamente un cigno, ma almeno offrire una prova di dignità per quei poveri tifosi che hanno sofferto per tutto il campionato e adesso sono scoraggiati.

Ecco perché i tifosi sembrano quasi disinteressati, distaccati rispetto alla partita che si giocherà in Campania e che potrebbe regalare l’accesso alle semifinali e magari anche un pizzico di entusiasmo in più. Entusiasmo che per primi dovrebbe investire i rosa apparsi tutt’altro che brillanti nelle ultime uscite. Ecco perchè oggi non vogliamo sperare in una svolta, in una prova finalmente matura. Ci basterebbe solo vedere un pizzico di dignità, di attaccamento alla maglia, ai colori sociali. Insomma tirare fuori gli attributi, se ancora disponibili.

Viceversa sarà tempo di analisi, valutazioni e processi sperando che siano crudi, severi e non … tutto va bene, Madama la marchesa. Perché non è andato bene niente, ma proprio niente. E se non si vogliono sperperare ancora milioni, urge una rivoluzione generale.

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