Palermo Diakité

Palermo, Diakité è il tuo “braccio destro”: cruciale nella difesa a tre

Il Palermo, dall’arrivo di Michele Mignani in panchina, è in fase sperimentale. Già dalla prima partita contro la Sampdoria il tecnico rosanero ha introdotto alcuni dei suoi concetti, lavorando tantissimo sulla fase difensiva. Una delle novità più evidenti è stato senza alcun dubbio il cambio di modulo, con il passaggio della linea difensiva a tre, inedita anche per l’allenatore stesso che prima di oggi si era maggiormente affidato ad un assetto a quattro. Dal suo arrivo in Sicilia sono passate poco più di tre settimane, ma nelle tre partite disputate tra gli uomini più utilizzati c’è Salim Diakité, che in questa linea difensiva potrebbe rivelarsi più importante che mai.

Palermo, Diakité: il braccetto difensivo con licenza di attaccare

Nelle tre partite con Mignani in panchina Diakité è stato una costante. Schierato come braccetto di destra nella difesa a tre, il francese ha sempre offerto delle prestazioni positive. Qualcuno inizialmente poteva pensare che rispetto alla posizione in cui veniva schierato con Corini la sua spinta offensiva sarebbe stata limitata, ma il campo ha dimostrato il contrario.

A tal proposito come è possibile vedere nella sua heat map inerente alla partita contro il Cosenza, con quanta frequenza il giocatore si sia spinto nella metà campo avversaria diventando di fatto un esterno aggiunto e andando spesso in sovrapposizione per creare lo spazio di inserimento per Buttaro. D’altronde Diakité, tra i difensori a disposizione di Magnani è quello più dinamico, che riesce ad abbinare una buona fase difensiva con un’altrettanto buona spinta in attacco.

Il difensore più moderno

Il ruolo di Diakité è dunque diventato cruciale nella fase non solo difensiva, ma anche d’impostazione: quello che oggi è richiesto ai difensori che giocano ai livelli massimi. Lo stesso giocatore, nel giorno della sua presentazione, aveva dichiarato che uno dei suoi modelli è Kyle Walker, roccioso difensore del Manchester City, anche lui passato da terzino destro a difensore centrale e che con Guardiola ha spessa agito da braccetto in una linea a tre.

Con la regular season al termine e i possibili playoff in arrivo, avere una solidità difensiva sarà imprescindibile per potersela giocare con tutti e Diakitè è pronto a caricarsi sulle spalle la retroguardia rosanero, avendo però la “licenza di attaccare”.

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