Palermo

Palermo – Perché il City Group ha confermato Corini

Chi fa questo lavoro da anni non è difficile che incappi in qualche tifoso che fermandoti al ristorante, al bar, al supermercato o semplicemente per strada ti faccia delle domande sul Palermo anche perché ritiene che tu possa avere più risposte di lui.

Ed  in questi giorni l’unica martellante domanda è stata: perché il City Group insiste nel tenere Corini?  La critica e il malcontento della tifoseria non nasce dall’ultima partita con il Cittadella ma è il cumulo di un mese disastroso in cui il Palermo con quattro gare casalinghe poteva decisamente spiccare il volo.

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Le perplessità e la contestazione della tifoseria e degli ultras nasce sia dai risultati deludenti che da una qualità del gioco che per tutta la stagione non è stato certamente esaltante. Ma torniamo al punto e cioè a quali possibili risposte si possono dare ai tifosi che chiedono del perché di questa conferma, nonostante il malcontento di tutta la piazza:

– intanto perché, statistiche alla mano, il City Group tende a dare ad ogni tecnico almeno due anni di tempo per sviluppare il proprio calcio;

-inoltre la classifica dice che la squadra è ancora in linea con i programmi cioè può ancora lottare per qualche piazza prestigiosa e dunque raggiungere l’obiettivo che società e tifosi sognano. A patto che si faccia chiarezza su diversi aspetti;

e ancora…

-altro elemento ancora è che per la nuova proprietà fare calcio significa creare un progetto e portarlo avanti senza bruschi stravolgimenti.

-altro possibile elemento è legato alle caratteristiche di Corini, persona onesta, lavoratore instancabile e soprattutto persone seria. E questo per il City Group è un aspetto fondamentale;

-infine altra possibile spiegazione è che questa è la prima vera profonda crisi da quando sono alla guida della società e dunque vogliono temporeggiare, dare qualche altra possibilità e non rimettere tutto in discussione al primo intoppo serio.

Si può essere o non essere d’accordo con la scelta del City Group ma, visto il loro modus operandi, è comprensibile.

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È evidente però che se il trend dovesse restare quello delle ultime partite, diciamo da dopo la sosta in poi, anche una società poco avvezza agli esoneri potrebbe tornare sui suoi passi e forse tra le righe il direttore sportivo Rinaudo voleva dire proprio questo quando ha detto che il tecnico non è in discussione ma si rimane comunque vigili.

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Insomma definiamolo un periodo di prova, quello che sta per cominciare e che durerà per tutto il mese di dicembre, prima cioè della prossima pausa in cui probabilmente la società tirerà le somme non soltanto rispetto all’operato del tecnico ma anche a quello dei singoli giocatori perché, vale la pena ricordarlo, Corini è solo la punta dell’iceberg ma in campo vanno anche i giocatori che hanno le loro grosse responsabilità.

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1 commento

  1. Condivido l’idea di ponderare prima d’esonerare ma la situazione Corini va oltre , allena il Palermo da piu’ di 1 anno e mezzo e in quest’arco di tempo non è mai riuscito a dare un’impronta alla squadra pur avendo da Gennaio 2023 una rosa competitiva inoltre si nota palesemente che la squadra non lo segue piu’.
    Secondo me non esonerlo adesso potrae unicamente le problematiche

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