Rigoni: “Palermo? Gli anni più belli. Zamparini mi mise fuori squadra”
Luca Rigoni, ex centrocampista del Palermo, si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Oggi allenatore della primavera del Vicenza, Rigoni ha fatto un excursus della sua carriera, parlando anche degli anni a Palermo. Arrivato nella stagione 2014-2015, il centrocampista ha avuto modo di lasciare il segno in rosanero mettendo a segno 10 gol in due stagioni. Ecco di seguito le sue parole.
Rigoni si racconta
Su Iachini: “Lui è stata una figura di riferimento. Dopo Vicenza sono passato alla Reggina ma per Mazzarri non ero ancora mentalmente pronto e sono sceso in B al Piacenza dove l’ho ritrovato. Mi ha poi voluto a tutti i costi al Chievo e l’ho ritrovato a Palermo”.
L’esperienza a Palermo e alcuni aneddoti in merito: “Forse sono stati gli anni più belli per me. Siamo arrivati undicesimi dopo la promozione dalla Serie B. Ricordo Iachini e quanto fosse scaramantico. In panchina doveva indossare sempre gli stessi vestiti e l’immancabile cappellino. L’estate successiva avevo tanto mercato ma Zamparini, all’epoca presidente, non ha voluto cedermi. In campionato siamo poi partiti male perché la squadra era stata smantellata. Zamparini decise di mettere fuori rosa me, Daprelà e Maresca per un mese. Da lì decisi di andarmene. C’erano tante offerte, anche da grandi squadre, ma scelsi il Genoa”.
La sua nuova vita da allenatore: “Mi ispiro all’idea di calcio di Gasperini ma ho appreso tanto anche da Pioli, Sannino e Gregucci. Una parola per descrivermi? La mia convinzione è che il lavoro batta di gran lunga il talento. Diciamo che sono ossessionato”.
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