Palermo – Soste, vittorie di fila e trasferte: cadono tre tabù
Il gol di Mancuso ad Ascoli ha interrotto la maledizione della ripresa del campionato, un anno fa mai un successo dopo gli stop.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Arena
Il primo tabù sfatato è quello delle soste: dopo le Nazionali, infatti, il Palermo aveva sempre fatto fatica, conquistando un punto su dodici disponibili la scorsa stagione.
Al Del Duca il pareggio non era lontano, ma il guizzo dell’ex Monza ha consentito a Corini di fare bottino pieno e di scordarsi di tutte le amarezze di un anno fa, a conferma che questo Palermo ha davvero poco in comune con quello della passata stagione e che quando la posta in palio si alzerà, sarà difficile tenergli testa. C’è inoltre una diversa gestione delle soste: l’anno scorso, non avendo fatto preparazione, Corini sfruttava ogni pausa per cercare di sopperire a questa mancanza, organizzando mini raduni (come quelli di Manchester o Girona).
Palermo, è un’altra squadra: tutti i tabù sfatati grazie ad Ascoli
Un’altra difficoltà rispetto all’anno scorso riguarda la conquista di tre vittorie consecutive: cosa capitata solo una volta (Bari, Reggina ed Ascoli), a causa anche del pessimo rendimento in trasferta della squadra di Corini. Col Cosenza, venerdì, potrebbe arrivare la quarta vittoria consecutiva: l’anno scorso fu il Genoa ad interrompere la striscia positiva, adesso ci sono due ex poco rimpianti come Caserta e Tutino.
La crescita della performance fuori casa ha dato maggior solidità alla difesa di Corini e alle statistiche di Pigliacelli: con il clean sheet di Ascoli, salgono a due le porte inviolate in tre trasferte: totalizzato l’intero score della stagione precedente.
Corini, inoltre, non era mai riuscito a segnare due vittorie consecutive in trasferta: il Palermo aveva centrato questo filotto nell’anno della C, vincendone sei tra Monopoli e la finale di Padova. Altro segnale di come il nuovo Palermo si stia dimostrando pronto per alzare i giri del motore.
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