Il caffè della domenica: Rosa o nero?
Buona domenica a tutti (da Roma)
Un gol dell’attaccante milanese Leonardo Mancuso, al minuto 92 di una partita anonima giocata in terra marchigiana, regala alla formazione rosanero la terza vittoria consecutiva e di riflesso tre punti d’oro in chiave classifica e morale. Il caffè questa settimana è rosa: Rosa “ la musica è cambiata”
Cosa ci lascia la partita di sabato:
se la partita fosse terminata zero a zero nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Ascoli e Palermo si affrontano ma non si scoprono. Si sfidano ma non si colpiscono a morte. In altri campionati questa partita avrebbe portato un punto e invece quest’anno i rosanero sono competitivi e completi, quindi vincono e lasciano Ascoli Piceno con il bottino pieno. A livello di gioco però abbiamo assistito ad una involuzione. Poco fraseggio, poche idee, poca “cazzimma”. La sosta non ha fatto bene alla compagine siciliana che è sembrata per lunghi tratti compassata e confusa.
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Il migliore in campo:
Fino al minuto del gol di Mancuso, in tutta sincerità, avremmo avuto qualche problemino a premiare con pieno merito qualcuno in considerazione delle riflessioni sviscerate nel corso del paragrafo precedente, ma poi risolve tutto l’attaccante milanese e allora bravo! Premiamo lui. Un caffè dolcissimo per Leonardo , grazie.
Chi e che cosa non ci è piaciuto:
ancora sottotono il capitano Matteo Luigi Brunori; l’assenza del gol inizia a pesare e lo si percepisce dal suo atteggiamento. Pochi colpi, poca precisione e un po’ troppa frenesia. Siamo certi che il capitano tornerà al più presto lo spietato killer da area di rigore. Ma questa settimana paga lui un caffè decisamente amaro.
Il focus sul tecnico:
Il gol della vittoria lo segna Mancuso ma la partita la vince lui ai punti. Il mister è consapevole della forza della sua squadra dentro e fuori dal campo e allora ha la necessaria serenità per scegliere i cambi. Condizione indispensabile per non sbagliare nulla e così è stato.
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I nostri avversari, l’Ascoli:
L’Ascoli perde la partita di ieri quando invece era pronta a gustarsi un punto. Senza infamia e senza lode. Abbiamo apprezzato la solita “garra” dell’ex rosanero Giuseppe Bellusci e la corsa del promettente terzino Samuel Giovane.
I tifosi rosanero:
La trasferta marchigiana di Ascoli Piceno era veramente ostica per i supporters rosanero. Ma nonostante le difficoltà e i sacrifici il colpo d’occhio è sempre da brividi. Circa quattrocento voci incessanti che sono stati pienamente ripagati dalla loro fede calcistica (hai detto niente).
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Per concludere:
Non guardate la classifica! Vi abbiamo visti mentre con la bava alla bocca controllate la griglia della serie cadetta e vi lasciate contagiare dall’entusiasmo; fidatevi di chi vi scrive, godetevi il percorso e non dimenticate il motto di quest’anno: un passo alla volta, una partita alla volta, un ostacolo alla volta.
Però una cosa diciamocela in maniera franca: quest’anno la musica sembra davvero diversa…
Buona settimana a tutti. Gaetano Armao
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