Palermo

Palermo – Alla fine è meglio così

La saggezza dell’età avanzata suggerisce una riflessione amara ma vera: alla fine  è giusto  così. Ma soprattutto, e lo spiegheremo, è meglio così e decisamente più utile così. E’ giusto così perchè una squadra che non batte in casa 3 delle ultime 5 della classifica non merita di giocarsi la promozione.

E’ giusto così perché la Reggina ha strameritato il posto ai playoff e l’exploit del Venezia è più convincente dei piccoli flop costanti del Palermo.

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E’ giusto così perché c’erano squadre più forti dei rosanero che al contrario hanno fatto un finale di stagione davvero balbettante: da aprile ad oggi, dall’ultima pausa, 8 partite, 3 sconfitte , una sola vittoria e  4 pareggi (di cui 3 con Cosenza, Benevento e Brescia).

E’ giusto così perché la squadra non ha dimostrato la maturità di poter competere a certi livelli ed un segnale chiaro è aver sprecato per 5 partite (sempre dopo la pausa) una condizione di vantaggio iniziale che aveva indirizzato la gara nel modo più congeniale alla squadra.

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E questo ci porta a spiegare perché è meglio così…

Perché è sotto gli occhi di tutti che la squadra ha dei limiti strutturali e di personalità. Una squadra che ha pochi elementi davvero di qualità e pochi elementi scafati per la categoria, elementi indispensabili per tenere il risultato in tante partite sporche della stagione. Una squadra che dunque, conquistando la salvezza con diverse giornate di anticipo, ha largamente fatto quello che era nelle sue potenzialità. Questi siamo, avevamo scritto diverse settimane fa.

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E’ meglio così perché probabilmente  l’accesso ai playoff avrebbe entusiasmato e fatto considerare l’organico “quasi” completo per una prossima stagione più ambiziosa.  E non è così. La delusione per la mancata qualificazione obbliga una diversa riflessione sull’organico e su quanto va potenziato se, e ribadiamo se, la prossima stagione si vuol provare a vincere il campionato. E diventa allora importante, per ripagare l’affetto dei 32mila col Brescia, esporre  chiaramente progetti e ambizioni per il futuro. Non subito, con calma e dopo le indispensabili riflessioni fatte a mente fredda.

Per quest’anno va bene così: salvezza raggiunta, ci siamo divertiti e si è lottato fino all’ultima giornata inseguendo un sogno che probabilmente era più grande del valore dell’attuale rosa. La stagione non è affatto negativa ed anche se per tutta l’estate ci porteremo dietro rimpianti e rammarichi per le tante occasioni sciupate, sportivamente una squadra che non vince con retrocesse o pericolanti, ai playoff che ci sarebbe andata a fare?

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5 Commenti

  1. Caro Carlo, che sia meglio finirla qui e non continuare con inutili sogni di gloria non vi è alcun dubbio. Ma la questione è un’altra….Noi tifosi rosanero dovremmo imparare a non donare il nostro cuore sempre e comunque a certa gente non adatta ad indossare la maglia rosanero. Quello che penso lo dico con la tristezza nel cuore ma fanno bene certe tifoserie a contestare in anticipo anche quando sembra troppo presto. Qui non si tratta di mettere più o meno impegno in campo, qui si tratta di prendere giocatori adatti ad indossare questa maglia per il blasone e la tifoseria che rappresentano e che gli stessi gettino poi il cuore oltre l’ostacolo. Ieri c’erano 32.000 persone che sotto l’acqua hanno incitato la squadra fino all’ultimo per una partita di serie B. Silvio Baldini aveva perfettamente capito qual è l’anima di questa città, che se ne rendano conto chi di dovere. Con ammirazione. Fabrizio

  2. Concordo con il direttore riguardo che la squadra non meritava i play off ,ma c’è modo e modo di perdere o comunque di non raggiungere il risultato.Ieri sera è stato vergognoso lo spettacolo che hanno offerto gli 11 rosanero in campo ma non tanto per il risultato che alla fine può starci con una squadra che si giocava la permanenza in B ma per l’assenza di carattere e motivazione posto dai giocatori davanti a 32.000 mila persone che li sostenevano.
    Mi auguro dopo questa mediocre annata il city group capisca il tempo degli esperimenti e della transizione è finito e che bisogna puntare il prossimo anno senza se e senza ma alla promozione alla massima serie

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