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Morganella: “Palermo da A. Più forte con cui ho giocato? Vi dico”

Michel Morganella è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. 108 presenze con la maglia del Palermo, con 2 gol segnati e 5 assist serviti. Otto anni di amore per il calciatore svizzero, rimasto ancora fortemente legato alla Sicilia ma soprattutto al capoluogo. E anche i tifosi difficilmente lo dimenticheranno. Dalle partite con Miccoli e Cavani, passando per la promozione in Serie A nel 2013/14 con Iachini in panchina e Dybala sul campo, fino agli anni in massima serie.

La fascia da capitano e l’emozione di segnare un gol con la maglia rosanero. La decisione di lasciare il calcio professionistico e il suo futuro. Questi e altri aneddoti raccontati da Morganella durante l’intervista.

Le dichiarazioni di Morganella: gli anni al Palermo e il suo futuro

8 stagioni nel Palermo, intervallati da due anni a Novara. Ma questi sono i ricordi  più belli per Morganella. Tra compagni, tifosi e città. “Di ricordi ne ho tantissimi dall’esordio sino alla promozione, passando per la vittoria contro il Milan a San Siro. È stato veramente meraviglioso. Andavo d’accordo con tutti ma oggi mi sento ancora spesso con N’Goyi e Bolzoni. Ho legato con tutti e non ho mai avuti problemi particolari ma oggi mi sento ancora con Lazaar, Bolzoni e N’Goyi oltre a Dybala e Andelkovic. Non tutti giorni ma ogni tanto mi fa piacere”.

Due grandi emozioni: segnare con la maglia rosanero e indossare la fascia da capitano. “Segnare con la maglia del Palermo è stata un’emozione unica, così come portare la fascia da capitano. Ma a parte quello, i palermitani mi hanno fatto sentire a casa e questo è ancora più bello. I palermitani sono belle persone sono ancora molto legato a loro”.

E sul giocatore che più lo ha impressionato durante gli anni siciliani. “Ho avuto la fortuna di giocare con dei campioni come Cavani, Miccoli, Kjaer, Amelia, Pastore, Simplicio, Liverani e tanti altri. Ma quello che mi ha impressionato di più è Dybala”.

Morganella ha poi spiegato la scelta di lasciare il calcio professionistico, parlando anche del suo futuro. “Ho deciso di lasciare il calcio professionistico perché il calcio è cambiato tanto e più che altro voglio dedicarmi alla mia famiglia, seguire i miei figli. In futuro? Niente di particolare, sono una persona come le altre. Voglio imparare un mestiere, quindi adesso ho voltato pagina ed entrerò nel mondo del lavoro. Col sorriso e testa alta come lo sempre fatto”.

Il pensiero sul Palermo attuale e su dove può arrivare, oltre all’opportunità City Group. “Quando posso le seguo. Nel Palermo ci sono stati tanti cambiamenti, ma spero che arriveranno ai play off. E magari salire in A. Ci vuole tempo per fare le cose bene. Il City Group ho seguito un po’. Bel progetto, persone serie ma ci vuole tempo e sono sicuro che il Palermo tornerà dove merita. In Serie A. Forza Palermo sempre”.

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