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Sarà un Natale in trasferta per il Palermo. I calciatori rosanero, infatti, sono in partenza per Brescia dove prepareranno la sfida alle Rondinelle in programma lunedì, giorno di Santo Stefano, alle ore 12:30. La squadra lombarda attraversa un periodo molto delicato, con una sola vittoria ottenuta nelle ultime 12 partite. Questo rendimento ha portato il club a decidere per l’esonero del tecnico catalano Pep Clotet, che è stato sostituito da Alfredo Aglietti.

Guardiola e l’affetto per Carlo Mazzone

A proposito di allenatori catalani, il più famoso di loro, ovvero Pep Guardiola, ha un legame speciale con il Brescia. Da calciatore, infatti, Guardiola ha giocato una stagione con le rondinelle. Era il 2001, Pep aveva trascorso più di dieci anni al Barcellona, la squadra della sua vita, con cui aveva vinto tutto negli anni Novanta. Dopo aver collezionato 6 vittorie nella Liga spagnola, una Coppa dei Campioni, due Supercoppe europee, una Coppa Uefa, due Coppe di Spagna, 4 Supercoppe spagnole e un oro olimpico, Guardiola si avvicinava a fine carriera e sentiva il bisogno di una nuova sfida. La dirigenza del club lombardo riuscì a convincere il calciatore catalano ad accettare una squadra di seconda fascia, grazie soprattutto alla presenza in rosa di un certo Roberto Baggio.

Eppure l’accoglienza non fu quella che Guardiola si aspettava. L’allora tecnico delle Rondinelle, infatti, al primo colloquio gli disse che non era d’accordo con il suo acquisto e non avrebbe saputo dove schierarlo, visto che il ruolo di regista era occupato da Federico Giunti. Quel tecnico era Carlo Mazzone, che a differenza di quanto aveva affermato nel loro primo incontro, trovò il modo di far giocare insieme Guardiola, Giunti e Baggio. Da allora fra Pep e Mazzone si creó un rapporto di amicizia e rispetto che dura tuttora. Nel 2009, in vista della sua prima finale di Champions League da allenatore del Barcellona, che si giocò a Roma, Guardiola invitó Mazzone alla partita, ed il sor Carletto fu orgoglioso di assistere alla prima grande vittoria da tecnico del suo pupillo.

L’amicizia con Ferran Soriano

Tornato a Barcellona nel 2007 come allenatore della seconda squadra del club blaugrana, Guardiola ha stretto un legame di amicizia con l’allora vicepresidente Ferran Soriano. Il dirigente catalano ha lasciato il Barcellona nel 2008, e nel 2012 ha assunto la carica di amministratore delegato del Manchester City. Quattro anni dopo, i due sono tornati a lavorare insieme, quando Guardiola si è seduto sulla panchina del club inglese. Durante i primi mesi del 2022 è stato proprio Soriano a concludere con Dario Mirri la trattativa per l’acquisto del Palermo da parte del City Football Group, e nel mese di luglio il dirigente catalano si è presentato alla città ed ai tifosi.

In quell’occasione, Soriano ha raccontato che Guardiola, scherzando, aveva espresso apprezzamento per la città di Palermo, soprattutto per il clima, non escludendo in futuro di considerare l’ipotesi di allenare il club rosa. Come ha dimostrato l’esperienza di Brescia, a Pep piacciono le sfide in club di seconda fascia. Chissà che fra qualche anno, dopo aver fatto il pieno di trofei, non possa decidere di lasciare la fredda e nebbiosa Manchester, preferendo magari vivere a Mondello.

A cura di Mario Ferrigno

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