Arrivato quasi dal nulla, Ales Mateju non ci ha messo troppo tempo a conquistare la maglia dal primo minuto. Eugenio Corini ha scelto personalmente il terzino ceco per aumentare l’esperienza e la qualità del proprio roster difensivo, avendolo allenato nella passata esperienza al Brescia.
Promozione dalla B in A e retrocessione nuovamente in cadetteria negli anni di Brescia per il giocatore ceco. La sua enorme duttilità tattica, potendo giocare sia come terzino destro che sinistro ed all’occorrenza come centrale di difesa, gli ha permesso di entrare nelle grazie del Palermo fin dal suo arrivo. Dalla sua firma, difatti, Mateju ha giocato in tutti i ruoli della difesa dando alla società siciliana un’importante soluzione, soprattutto a partita in corso.
Passando alla difesa a 3, nel corso dell’ultima partita rosanero, mister Corini ha deciso di fare a meno del suo fedelissimo che in quel momento aveva collezionato 1112 minuti, frutto di 10 partite intere e 3 partite con minutaggio ridotto. Ales Mateju è di certo uno degli uomini cardine di questo Palermo, come si può ben notare dall’ampio minutaggio.
Nel corso dell’ultima sfida, però, con il passaggio a 3 in difesa, il ceco si è accomodato in panchina, rimanendoci fino al triplice fischio. Bettella, Nedelcearu e Marconi a difesa di Mirko Pigliacelli con Valente sull’out di destra e Sala nella fascia opposta che sono stati preferiti al giocatore ex Brescia e Venezia.
Possibile bocciatura per Mateju?
Una bocciatura per Mateju? Non per forza la si deve interpretare come una bocciatura. La qualità migliore del giocatore ceco è di certo quella della polivalenza, utile, soprattutto, a gara in corso.
La possibilità di schierare nei minuti finali un giocatore esperto capace di ricoprire più posizioni, consente a Corini di avere un jolly di assoluto livello e sicurezza. Forse Mateju faticherá a partire dal primo ma di una cosa si è certi: la sua duttilità ed esperienza sarà una delle frecce nell’arco di Corini ed del suo Palermo.
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