Palermo

Il Palermo si avvicina alla sfida di Cosenza, valida per la tredicesima giornata del campionato di Serie B. Un match pieno di insidie, contro un avversario in crisi di risultati che viene da cinque sconfitte di fila e che ha da poco cambiato guida tecnica, con Davide Dionigi che ha lasciato il posto a William Viali. La squadra rosa invece ha ritrovato serenità e fiducia, dopo aver raccolto 8 punti nelle ultime quattro partite, con tre gare senza subire gol e due vittorie consecutive, a Modena ed in casa contro il Parma. I meriti della svolta dell’ultimo mese sono senza dubbio dell’allenatore rosanero Eugenio Corini.

Corini e la fiducia di City Football Group

Dopo un inizio di stagione che aveva visto il Palermo risucchiato addirittura al penultimo posto in classifica, in seguito ad una serie di prestazioni negative sia sul piano dei risultati, sia soprattutto sul piano del gioco, l’allenatore bresciano ha saputo raddrizzare la situazione. Protetto e rassicurato dalla dirigenza di Viale del Fante, che gli ha costantemente rinnovato la fiducia, Corini ha potuto mantenere la calma necessaria per riflettere sulle proprie scelte ed apportare i necessari cambiamenti.

Solitamente, in quella situazione, gli allenatori sentono la panchina che inizia a scottare e vanno nel panico quando percepiscono la sfiducia dell’ambiente e del club, perdendo il controllo della squadra. Con l’attuale proprietà del Palermo, è molto difficile che si verifichi questa circostanza. Il tecnico rosa è stato sostenuto con fatti concreti dai dirigenti del City Football Group, che non hanno esitato a presentarsi agli allenamenti proveniendo direttamente da Manchester. Mentre la quasi totalità del tifo rosanero, ancorato ancorato a vecchie tradizioni, vedeva come unica soluzione l’esonero di Corini. Quest’ultimo, non è però mai stato in discussione.

La mossa che ha cambiato il Palermo

E grazie a questa fiducia, l’allenatore bresciano ha potuto prendere decisioni forti, come quella di mettere in panchina i due gioielli del mercato estivo, Stulac e Saric, che finora non hanno mai offerto un rendimento degno del loro curriculum e dell’investimento fatto dal club. Accantonato, forse solo temporaneamente, il progetto di una squadra tecnica e di palleggio, Corini ha scelto una squadra di corsa e di grinta, magari non bella a vedersi, ma solida e concreta. Il centrocampo con Segre, Gomes e Broh garantisce adeguata copertura alla difesa e gradualmente sta migliorando l’intesa con gli esterni d’attacco.

Molti giocatori stanno crescendo in condizione atletica, e quindi in fiducia, come Di Mariano che contro il Parma ha asfissiato gli avversari con un pressing forsennato, dopo essere stato decisivo anche a Modena. Dopo la gara di Cosenza ci sarà la sosta del campionato, che regalerà a giocatori e staff tecnico due settimane di lavoro per crescere ancora ed affinare l’intesa. Chissà che alla ripresa, sabato 27 contro il Venezia, Corini non riesca a sorprendere gli avversari ma anche i tifosi con qualche novità negli uomini o nello schieramento.

A cura di Mario Ferrigno

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