La serata di gala esalta il Palermo, con il Genoa una questione di Dna
Più l’avversario è ambizioso, più i rosa danno il meglio. Anche dopo la rivoluzione.
La squadra risponde sempre presente ai big match, una mentalità che si porta dietro dalla passata stagione.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea le prestazioni dei rosanero nelle partite in cui si trovano ad affrontare le big della cadetteria. È il caso del match contro il Genoa, disputato nell’anticipo di venerdì sera allo stadio Renzo Barbera e vinto dai padroni di casa 1-0.
Contro gli uomini di mister Blessin il team siciliano ha sorpreso un po’ come nella passata stagione in Serie C in occasione dei play-off che li hanno portati alla promozione in Serie B. Nononstante i cambi in squadra, complici i nuovi acquisti nella passata sessione di calciomercato, i rosanero la risolvono grazie al trascinatore Brunori e al resto dei titolari rimasti dallo scorso anno.
Una prestazione, dunque, copia conforme a quella vista in Lega Pro inizialmente contro la Ternana e il Bari. Nel caso dei Galletti proprio al Barbera i rosanero avevano rimediato un pareggio per poi affondarli all’ultima giornata al San Nicola, inaugurando con l’ultima vittoria in campionato la cavalcata dei play-off. In quell’occasione hanno saputo dimostrare, oltre le qualità dei singoli, anche unione del gruppo e superiorità, specie quando ci si trovava tra le mura amiche del Barbera. Caratteristiche che sono poi emerse anche in cadetteria nel primo impegno extrastagionale in Coppa Italia contro la Reggiana, portato a termine con una vittoria per 3-2 e nella prima gara ufficiale alla guida del neo allenatore Corini contro il Perugia, vinta 2-0.
Uno stadio, il Barbera, una big, il Genoa e 23 mila spettatori sono bastati per far sì che il Palermo tornasse a vincere dopo le due tegole contro Ascoli e Reggina. La dimostrazione che, a gioco duro, la squadra fa sul serio.
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