Lamberto Zauli: “Quando a Palermo mi sentivo invincibile”
L’ex numero 10 rosa ora allena il Sudtirol neopromosso in B.
“Sarà la mia seconda volta da avversario. Non vedo l’ora di entrare al Barbera”.
Dopo le partite andavo a casa di Corini e restavamo fino alle 4 di notte.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci che intervista l’indimenticato fantasista rosanero Lamberto Zauli fresco allenatore del Sudtirol. Dopo tre anni alla Juve, la voglia di mettersi in discussione a Bolzano in una società serie, con i piedi per terra e con l’obiettivo di mantenere la categoria. Sarà la 2a volta che Zauli incrocerà il Palermo da avversario e non vede l’ora di tornare al Barbera, entrare in campo e visitare il museo.
La promozione del Girona e le preoccupazioni dei tifosi rosanero
E’ consapevole dell’affetto dei tifosi rosanero da cui continua a ricevere attestati di stima e di cui ricorda i gelati di Mondello o Piazza Politeama. Il suo gol più bello in maglia rosanero o il dribbling di San Siro contro l’Inter. L’aneddoto della sua firma a Milano e la caparbietà del presidente Zamparini nel volerlo a tutti i costi. I rapporti ancora vivi con i compagni di allora come Toni, Corini, Morrone, Barone, Grosso. E racconta di aver visto la finale col Padova in tv e aver tifato come un tifoso in curva. E poi Baldini, Sagramola e Castagnini, con cui è stato a Vicenza ma anche il dottore Matracia e il magazziniere Pasquale. Le immagini della festa al Barbera lo hanno emozionato e reso felice.
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