Palermo

Il Palermo è in Serie B, e ci è arrivato dopo soli due anni in Serie C. Una vera e propria impresa quella della dirigenza rosanero, che ha incontrato diverse difficoltà e commesso alcuni errori, ma che in 24 mesi ha toccato i tasti giusti per far suonare a festa un’intera città. In questi giorni si parla molto dello spirito del gruppo e degli ideali calcistici messi in campo dalla squadra di Baldini, ma quali sono stati i passaggi prettamente tecnici che hanno portato alla promozione in appena due stagioni?

DALLA D ALLA B: IL LUNGO LAVORO DELLA DIRIGENZA DEL PALERMO

Dopo la promozione dalla Serie D cominciano i grattacapi per il club di Viale del Fante. Ci si ritrova davanti una situazione obiettivamente difficile: una squadra da rifondare, degli elementi da tenere, giocatori da comprare con le difficoltà date dalla pandemia da COVID-19. Stiamo parlando della Serie C: la categoria più complicata in Italia da cui scappare, e per di più da neo-promossa con una piazza che pretende una corazzata “ammazza-campionato”. Tutta Palermo grida a gran voce: per salire in B ci vuole gente di categoria superiore!. Mantenuti i giocatori già presenti e con ampia esperienza in categorie superiori (Santana, Martinelli, Lancini, Pelagotti, Martin, Crivello e Accardi) tocca pensare ai nuovi innesti che rispecchino tali caratteristiche.

PRIMA DI TUTTO SERVE UNA GUIDA

Il primo nodo da sciogliere però è quello dell’allenatore. Il contratto di Rosario Pergolizzi, tecnico dei rosanero nella precedente stagione in Serie D, è scaduto. Tocca ingaggiare qualcuno che abbia esperienza in fatto di promozioni. La società punta allora su un vero e proprio specialista: Roberto Boscaglia. La trattativa per portalo all’ombra di Montepellegrino si fa però complicata: il mister gelese è sotto contratto con la Virtus Entella. Il popolo palermitano insorge: sui social molti tifosi reclamano solo quel nome, consci della bravura di un allenatore che aveva già conquistato la Serie B due volte compiendo delle vere e proprie imprese con i liguri e con il Trapani. Sarà comunque matrimonio con il Palermo, e in molti scoppieranno di gioia alla notizia dell’ufficialità del nuovo tecnico.

IL PRIMO CALCIOMERCATO IN SERIE C

Comincia il calciomercato estivo: arriva Ivan Marconi, fresco di promozione in Serie B con il Monza e con la Cremonese. Perfetto per una squadra che vuole tentare il salto di categoria, e perfetto da affiancare ad un difensore che ha giocato sempre e solo in categorie superiori come Lancini . Arriva pure il compagno di squadra Palazzi, anch’esso reduce dalla festa promozione dei brianzoli e con un’intera carriera in cadetteria. Per concludere la truppa degli ex biancorossi ci pensa Nicola Rauti. Il classe 2000 proviene dal Torino ma con il Monza ha giocato nella stagione precedente, mettendosi in mostra come una delle promesse con maggiori potenzialità del campionato.

Il mirino si sposta poi verso un’altra vecchia conoscenza del Brescia dopo Boscaglia, Lancini e Martinelli. Arriva dal Deportivo Michele Somma, altro veterano della Serie B. In quegli stessi giorni viene comunicata anche l’ufficialità dell’acquisto di Gregorio Luperini, fra i migliori centrocampisti della stagione precedente in cadetteria con la maglia del Trapani. A completare il quadro degli esperti delle categorie superiori ci penseranno Alberto Almici e Moses Odjer: oltre 300 presenze nella seconda divisione per questi due giocatori. Di più di quante ne avessero la stragrande maggioranza dei tesserati dell’intero Girone C.

Ma ai piani alti del Palermo sanno che non si può acquistare solo gente di categoria superiore per puntare alla promozione. Serve anche qualcuno che la Serie C la conosca e che sappia come rapportarsi contro le rognose compagini del raggruppamento meridionale. Ed ecco che esce il nome di Andrea Saraniti, attaccante palermitano con centinaia di apparizioni, condite da diverse reti, proprio nel girone dei rosanero. Poi è la volta di Jeremie Broh e Mamadou Kanoute. Infine l’ingaggio di Nicola Valente: specialista dei play-off, avendovi partecipato 5 volte consecutive prima di approdare al Palermo.

Così prende forma il nuovo corso dei rosanero in Serie C. Di soldi se ne sono spesi tanti, vista la disponibilità messa in campo dal presidente Dario Mirri. Non a caso il club risulta avere il terzo monte ingaggi del Girone C, dietro a proprietà come quelle del Bari e della Ternana.

IL NUOVO PALERMO DELLA SERIE C ALLA PROVA DEL CAMPO

Nonostante le premesse, consapevoli delle difficoltà che può incontrare una neo-promossa che punta alla promozione in Serie C, la prova del campo è decisamente deludente. Il Palermo non riesce a ingranare: non scatta il feeling con Boscaglia e sono troppi i giocatori titolari che sconoscono del tutto la Lega Pro. I più esperti non riescono a cucirsi addosso la stoffa dei leader, ed i rosanero cominciano ad arrancare per un posto nei play-off. È vero: per qualunque matricola posizionarsi utilmente per gli spareggi sarebbe un traguardo da festeggiare, ma si tratta del Palermo ed il blasone e la piazza stonano con una affermazione del genere.

IL CALCIOMERCATO INVERNALE E L’ESONERO DI BOSCAGLIA

Il presidente Dario Mirri, insieme a Sagramola e Castagnini, concorda sul fatto che serva un giocatore di carisma che possa trascinare la squadra. Qualcuno che tragga le energie da una squadra depressa, anche con esperienza in promozioni.

Tutti gli indizi portano a Francesco De Rose, già protagonista di due cavalcate verso la Serie B e capitano nell’ultima di queste con la Reggina. Non appena il classe 1987 viene messo in campo la musica cambia: il centrocampo ne beneficia e il Palermo risale timidamente in classifica. Ancora una volta viene fuori la lungimiranza della dirigenza rosanero: mentre tutti in estate chiedevano un attaccante da 15 gol (come se si sapesse a priori quante reti può riuscire a siglare un giocatore), nasce una stella che si chiama Lorenzo Lucca. Il pubblico di Palermo se ne innamora, ma soprattutto ci si rende conto che l’attaccante da 15 gol i siciliani lo avevano già in casa.

Le notizi positive ci sono, ma è ancora troppo poco: viene fuori con chiarezza la mancanza di sintonia tra il mister e il gruppo squadra. Via Boscaglia, arriva a sorpresa il vice Giacomo Filippi. I rosanero risalgono la china e sfiorano i quarti di finale dei play-off, eliminati solo per il miglior piazzamento in regular season dell’Avellino.

LA SECONDA STAGIONE IN C E LA PROMOZIONE

Il club di Viale del Fante opta per una soluzione di continuità e meritocrazia: il Palermo degli ultimi mesi guidato da Filippi è una squadra forte e con schemi di gioco e soluzioni ben delineate. Le premesse della nuova stagione sono ben diverse: la squadra ha già un anno di esperienza sulle spalle e vi sono le risorse economiche giuste per poterla ritoccare a dovere. Venduto Lucca per una cifra che quasi mai si vede nelle cessioni da parte di una squadra di Serie C, tocca trovare un altro attaccante.

Le opzioni sul tavolo portano tutte a nomi di centravanti che avevano avuto solo una stagione realmente brillante in carriera. Si parla di Pietro Cianci, autore di 13 reti nell’ultima stagione, di Plescia, con due reti in meno dell’ex Bari, e poi di Matteo Brunori. Quest’ultimo è una richiesta di Filippi, avendolo già avuto alla Virtus Entella. La società decide di accontentare il tecnico, e con il senno di poi si può dire che abbia avuto ragione. Lo stesso vale per un’altra richiesta del tecnico di Partinico, ovverosia Massolo, anche lui conosciuto durante la permanenza nella squadra ligure. Il classe 1995 è riuscito addirittura a spodestare Pelagotti, non un’impresa da poco considerando che stiamo parlando di un estremo difensore che si è fatto notare in Serie A.

Si conferma ancora una volta l’occhio vispo della governance rosanero per quanto concerne i giovani: nei primissimi giorni di mercato arrivano Soleri (anch’esso richiesto da Filippi) e Buttaro, due ex Roma. Il primo ha già esperienza in varie categorie di tutto il mondo, e anche una presenza in Champions League. Il secondo è un diciottenne con delle enormi potenzialità in difesa, e i tifosi del Palermo se ne accorgeranno presto. Per aumentare i giocatori di categoria superiore si acquista anche Dall’Oglio, che nel Brescia aveva conquistato la promozione in Serie A un paio d’anni prima. Conclude il calciomercato estivo il colpo roboante di Giuseppe Fella, stella della Serie C.

Per i supporters rosanero avrebbero dovuto esserci altri colpi di questo livello, ma la bravura di un addetto ai lavori sta anche nel trovare dei giocatori funzionali al di fuori dei classici nomi d’effetto che animano il calciomercato. Ed è forse per questo che a fine stagione i palermitani si ricorderanno di più delle gesta di Brunori, Soleri e Buttaro, reputati fino all’estate degli oggetti misteriosi.

La mossa vincente, poi, è quella che la società decide di attuare sul tramonto del 2021. Il Palermo al termine del girone di ritorno è terzo, ma qualcosa si è rotto. La squadra è nervosa, colleziona espulsioni ad ogni partita e vede ormai lontano il traguardo del primo posto, anche se i punti in classifica lasciano aperto ben più di uno spiraglio. La scelta dell club è quella di esonerare Filippi e ingaggiare Silvio Baldini. Il Palermo arriverà comunque terzo, esattamente dove lo ha lasciato Filippi. Il resto della storia è roba nota: spunta il sorriso solo a pensarci.

 

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1 commento

  1. Il Lecce ha impiegato 6 anni per tornare in cadetteria. Credo che questa società abbia fatto un capolavoro assoluto nel volgere di pochissimo tempo

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