Palermo, l’export fa flop: a Foggia modulo bocciato e nuovi dubbi da trasferta
In poche ore la squadra di Baldini ha mostrato le sue due facce: matura al “Barbera”, disastrosa in Puglia.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Geraci sottolinea come il tecnico rosanero Silvio Baldini si sia assunto le responsabilità della pesante sconfitta subita a Foggia, soffermandosi però sulle tante occasioni sprecate. Il mister di Massa Carrara è poi stato chiaro nel fornire una sintesi del match: “Noi siamo stati bellini, loro sono stati concreti”.
Impressiona la differenza rispetto alla netta vittoria contro la Juve Stabia, dove la difesa rosanero era stata in grado di bloccare qualunque iniziativa dei gialloblù. Contro i ragazzi di Zeman la situazione si è del tutto ribaltata. Può aver influito il cambio modulo, che già da Filippi non era stato considerato più adatto dopo qualche partita sbagliata. Lo stesso Baldini ha poi cercato di rimediare, effettuando diverse sostituzioni in corso d’opera. La falla più grande si è dimostrato sugli esterni, perché non si è prestata sufficiente attenzione nella fase difensiva. E di fatti, almeno tre delle reti subite sono nate da errori individuali piuttosto grossolani.
Adesso, fra casa e trasferta, la differenza è ancora più larga. 31 punti ottenuti tra le mura del ‘Barbera’, 11 invece al di fuori. Non è chiaro però se la ragione di questo divario è da ricercare nel modulo o nella condizione mentale dei giocatori del Palermo. Adesso l’obiettivo non è più la corsa al Bari, come inizialmente richiamato dallo stesso Baldini, ma il salto di categoria tramite play-off. E si riporta sempre l’esempio del Cosenza, che però aveva stupito tutto con una serie di vittorie sulla carta irraggiungibili.
Adesso è necessario ritrovare un’identità precisa e dare meno spazio agli esperimenti, ripartendo magari dalle certezze come quella di Brunori, che ha messo a segno la tredicesima rete proprio contro il Foggia.
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