Palermo

Palermo – Garanzie per il mercato rosanero, la famiglia Mirri si spacca ancora

Arbitrato del padre per invalidare le decisioni di un’assemblea del 4 agosto della Damir.
La fideiussione della discordia è stata depositata nei tempi previsti, il Palermo non corre alcun rischio. In ballo c’è il futuro di Hera Hora.
«Un’azione necessaria». Il presidente doveva agire subito per evitare che i contratti già siglati non fossero più esecutivi.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come il Palermo è ancora motivo di conflitto in casa Damir: Daniele Mirri, che a giugno si era dimesso dal Consiglio di Amministrazione di Hera Hora, ha avviato un arbitrato per invalidare le decisioni prese nel corso di una assemblea della Damir del 4 agosto. Fra queste, la nomina, con carattere d’urgenza, di Dario Mirri come amministratore unico. Ciò si era reso necessario per aver rilasciata una fidejussione che garantisse le operazioni di mercato del Palermo.

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Ed è proprio la fidejussione il motivo della discordia: le norme Figc infatti obbligano le società a depositare delle garanzie per la rateizzazione delle operazioni di mercato: senza questa fidejussione, si sarebbe verificata la mancata esecutività dei contratti e un punto di penalizzazione in classifica. Il 4 agosto Dario Mirri , che è titolare del 99% del capitale di Damir, di cui il 48% in nuda proprietà e con l’usufrutto di Daniele Mirri, viene nominato amministratore unico di Damir, con urgenza poichè si deve presentare alla Banca una lettera di patronage volta ad ottenere la fidejussione chiesta dalla Figc. Mirri senior però avvia un arbitrato contestando la legittimità dell’assemblea del 4 agosto.

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Al Collegio Arbitrale, si legge nell’articolo, Daniele Mirri chiede di “accertare e dichiarare che le decisioni assunte dall’assemblea del 4/8/2021 sono state assunte col voto determinante del socio Dario Mirri in conflitto di interessi, sia per conto proprio, sia per conto di terzi (Palermo Fc Spa) e sono produttive di un danno, potenziale e/o attuale,
alla Damir srl”. La richiesta è di dichiarare non valide tutte le decisioni assunte nell’assemblea del 4 agosto.

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