Palermo Brunori

Un uragano (e non sarebbe il primo), sta per investire di nuovo la Serie A. Un blitz di verifica ispettiva sulle società quotate in Borsa da parte della Consob, avrebbe attirato l’attenzione della Procura federale e della Covisoc. Adesso si indaga su 62 trasferimenti e due anni di plusvalenze sospette, portati avanti da molti club della massima serie del calcio italiano. Molti scambi di calciatori, la cui valutazione sarebbe stata molto elevata, sarebbero avvenuti senza passaggio di denaro. La Juventus, sarebbe il club più sospetto da questo punto di vista.

Alcune operazioni di mercato hanno generato più di una perplessità agli organi di controllo. Tra queste, ad esempio, vi è l’affare che ha portato Miralem Pjanic al Barcellona per 60 milioni di euro. Ma non solo: anche gli acquisti di Pereira Da Silva per 8 milioni, di Arthur per 72 milioni di euro dal Barcellona e infine anche di Marques (8,2 milioni), avrebbero generato nelle casse del club bianconero una plusavalenza di circa 50 milioni. Tra le operazione “indagate” ci sono anche quelle di Rovella passato alla Juventus per 18 milioni (tutt’ora in prestito in rossoblù), in cambio di Portanova, passato sempre in grifone per 10 milioni e Petrelli (8 milioni).

Non è, però, tutto. Tra gli affari incriminati c’è il passaggio di Matteo Brunori dal Pescara alla Juventus per una cifra pari a 2,93 milioni di euro. L’attaccante attualmente in forza al Palermo era poi stato girato in prestito dai bianconeri alla Virtus Entella, prima di approdare, questa estate, alla corte del club di Dario Mirri (in prestito secco). Era nell’aria, che qualcosa non andasse per il verso giusto quando si leggevano cifre così esagerate. Adesso è arrivata anche la conferma giudiziaria, aspettando le successive mosse della Procura federale e della Covisoc.

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