Italia-Inghilterra

L’Italia di Roberto Mancini può entrare nell’Olimpo del calcio questa sera. In programma, la partita contro la Svizzera, valevole per la 5° giornata di qualificazioni ai Mondiali in Qatar del 2022. Gli azzurri sono in testa al girone C, a quota 10 punti ma hanno due partite in più rispetto agli svizzeri, secondi in classifica. Insomma, quello di questa sera è un vero e proprio scontro diretto per evitare i playoff.

Ciò che si nasconde dietro questa partita, oltre all’importanza di un successo che proietterebbe l’Italia verso il Mondiale, è il raggiungimento di un record storico. I campioni d’Europa in carica sono a quota 35 risultati utili consecutivi e questa sera potrebbero arrivare a 36. Al momento il record è soltanto stato eguagliato, a pari della Spagna e del Brasile, ma non superato. Se gli azzurri dovessero anche solo centrare un pareggio, entrerebbero nella storia del calcio mondiale con la striscia di risultati utili più lunga di sempre.

IL FALSO MITO DEL BRASILE

Alcuni giornali, basandosi sulla famosa agenzia di statistiche Opta, credono che il Brasile abbia una striscia di risultati utili consecutivi pari a 36, ma è falso. La partita imputata è quella del 27 settembre 1995 con la Romania B, depennata dalla lista. Mario Zagallo, ai tempi commissario tecnico della Nazionale brasiliana, schierò una squadra sperimentale con giocatori che erano arrivati al massimo alla 4° presenza (compreso il portiere ex Milan Dida), ma sopratutto gli avversari erano una squadra B, per l’appunto. In panchina, a guidare la propria Nazionale, non era presente neanche il ct ufficiale Iordanescu, ma un certo Staicu. La FIFA, reputò che l’incontro non fosse tra Nazionali A, motivo per cui la striscia del Brasile è ferma oggi a quota 35.

SPAGNA 2007-09, BRASILE 1993-94

L’Italia, che iniziò la striscia positiva di risultati contro l’Ucraina il 10 ottobre 2018 (1-1), condivide il record con Spagna e Brasile, come detto. Le furie rosse raggiunsero quota 35 tra il 2007 e il 2009: fu il periodo straordinario di Iniesta e Xavi in mezzo al campo e dell’Europeo vinto nel 2008 (nel 2010 la Spagna ha vinto poi il Mondiale in Sudafrica). Il Brasile, un po’ prima, tra il 1993 e il 1996, riuscì a non perdere per 35 partite di seguito. Oggi non è una partita come le altre, oggi per l’Italia è un appuntamento con la storia.

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