E’ giornata di vigilia per Belgio e Italia, che domani alle ore 21.00 si sfideranno all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. La direzione della partita sarà affidata a Slavko Vincic ed è subito doveroso dare spazio ad un’analisi su questo arbitro la cui designazione, forse, appare un po’ “strana”. Bisogna dire, anzitutto, che da un punto di vista meritocratico, forse questa grande sfida sarebbe potuta andare ad un direttore di gara con più esperienza.

Il “Vincic” in questione, infatti, ha diretto soltanto due modestissime partite in questo europeo: Spagna-Svezia e Svizzera-Turchia (ultima partita del girone A dell’Italia). Questa, che è in fondo la motivazione principale per cui forse tutti, italiani e belgi, avrebbero preferito un arbitro più esperto, si aggiunge ad altre vicende che interessano proprio lo sloveno originario di Maribor (proprio come il presidente Uefa Ceferin).

L’episodio e l’arresto

Alcune vicende giudiziarie capitategli in Bosnia Erzegovina, hanno rischiato di ridimensionare, se non di smantellare del tutto, la sua professione arbitrale. Nel 2020, Vincic, durante un viaggio d’affari, fù invitato ad una festa privata in un ranch a Suho Polje, un piccolo centro vicino a Bijelijna, nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Il festino privato è andato avanti finchè non è scattao il blitz della polizia che quella sera arrestò 35 persone con l’accusa di spaccio di stupefacenti, traffico d’armi e prostituzione.

Fra queste, anche lo stesso Vincic, che dopo aver fatto tappa obbligatoria al commissariato, riuscì a dimostrare la sua estraneità ai fatti accaduti e a fare ritorno presso la sua famiglia, alla quale ha dovuto fornire poi delle spiegazioni. Nessuna conseguenza penale, alla fine, per lo sloveno, che però vede macchiata la sua dignità e la sua professionalità ogni qualvolta si trova a dirigere un match. “E’ stato l’errore più grande della mia vitaha dichiarato qualche mese dopo l’accaduto -“. Insomma non sarà il caso di Moreno, che condannò l’Italia ai mondiali di Korea del 2002, ma di certo la scelta del direttore di gara per Belgio-Italia, quarto di finale di un europeo, poteva essere diversa.

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