Il Covid-19 torna a creare timori nel mondo del calcio. La variante Delta sta generando il panico in tutta Europa, mettendo a rischio il regolare prosieguo della competizione con il pubblico sugli spalti. Secondo quanto riportato dal Dipartimento della Salute pubblica scozzese, infatti, sono stati registrati 1.294 positivi al virus correlati al match Inghilterra-Scozia, disputatosi lo scorso 18 giugno a Wembley. Alcuni di essi erano presenti all’interno dello Stadio, mentre altri si sono riversati in città. Altri 700 positivi scozzesi, inoltre, sarebbero correlati ad altre gare del torneo.
L’annuncio ha generato grande paura in vista delle prossime gare. Fino a poche ore fa, a Roma, era in programma infatti l’arrivo di tifosi inglesi per Inghilterra-Ucraina, match valido per i quarti di finale che si giocherà sabato 3 luglio allo Stadio Olimpico. Il Governo inizialmente aveva imposto una quarantena di dieci giorni, ma ciò era in contrasto con il calendario. È per questa ragione che qualche minuto fa è arrivato un nuovo dietrofront dei diretti interessati. La Federcalcio inglese ha deciso infatti di non mettere in vendita nel Regno Unito i 2560 tagliandi disponibili. Essi saranno venduti esclusivamente ai residenti in Italia.
La speranza, in questo modo, è di arginare la diffusione della variante Delta nel Paese. Resta, invece, il nodo relativo alla finale. I paesi dell’Ue, infatti, vorrebbero che la sede dell’ultimo atto di Euro 2020, in programma in Inghilterra, venga spostato in un luogo meno a rischio. Al momento, tuttavia, la Uefa non sembrerebbe essere intenzionata ad attuare tale soluzione. Il tutto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza sanitaria.
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