Come faceva Floriano a non giocare in questo Palermo? Prima di rispondere, bisogna ricordare, banalmente, che nel calcio oltre che agli schemi conta pure un altro fattore importante: la qualità dei calciatori. Ecco, sembra un ragionamento abbastanza semplice eppure a Palermo qualcuno non lo aveva capito benissimo, magari perchè prediligeva, a questo fattore, la corsa e il sacrificio in fase difensiva. La verità è che i giocatori che hanno la qualità, devono sempre essere messi in campo.

Filippi ha capito una cosa semplice

Da quando è arrivato Filippi questa “formula” è stata da sempre chiara. Certo che in questo sport l’equilibrio è molto importante, tale per cui non è possibile schierare 11 calciatori tecnici che non hanno nelle corde l’arte del rientro in fase difensiva, ma in avanti sopratutto se si ha la qualità tra i piedi, questa va schierata tutta quanta. E infatti, da quando il tecnico di Partinico siede sulla panchina rosanero, Floriano e Santana, o alimite Silipo, sono spesso entrati in campo. Sopratutto i primi due hanno giocato insieme e l’ex Bari addirittura è diventato il titolare inamovibile della rosa.

Floriano “sposta” le partite

Strappi in avanti, utile in fase di transione, velocità nel ribaltare l’azione da difensiva in offensiva. Floriano è quel giocatore che nel calcio moderno, e ancor di più in una “brutta” categoria come la serie C, riesce a far guadagnare un tempo di gioco in più alla squadra saltanto un uomo e favorendo la superiorità numerica. Oggi questi “tipi” sono fondamentali nel calcio. Può essere molto più decisivo un tocco fatto bene in avanti che una rincorsa all’indietro. Insomma tutto molto logico eppure, Floriano in campo c’è stato poco nella prima parte di stagione. E dietro le telecamere è facile dire che non si era in forma: più semplicemente ci sono panchinari e ci sono dei titolari. E incredibilmente l’esterno offensivo del Palermo ha giocato per troppo tempo un ruolo fra i primi.

Come faceva a non giocare? Ormai, forse, è tardi…

Per cui, ancor una volta, ci chiediamo come sia stato possibile non schierarlo sempre dall’inizio. C’è stato sicuramente qualche acciacco fisico, ma non sarà stato eterno come tutti sanno. La partita di ieri e non solo, ha confermato quanto sia utile la sua imprevedibilità, quanto sia efficace. Ieri FLoriano è stato il migliore della partita. Una gara difficile, per certi aspetti simile a quella contro la Vibonese, dove si è giocato solo per un tempo. Ma la differenza l’ha fatta la classe, ancora una volta. Anche lo stesso Filippi nel dopo gara lo ha ricordato: “Abbiamo creato occasioni con giocate di qualità e abbiamo vinto la partita”. ED è la verità. Incredibile come, tuttavia, questo concetto non si sia appreso dall’inizio. Ormai, forse, è troppo tardi.

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