Palermo – Pochi gol e dei soliti noti, col Foggia sfida fra attacchi… anemici
I rosa e i «satanelli» hanno mandato a segno solo dieci giocatori, peggio la Cavese e il Bisceglie.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come la gara tra Palermo e Foggia sia quella tra squadre che mandano in gol quasi sempre gli stessi uomini.
Guardando ai numeri, in zona play-off i rosanero hanno il peggior attacco, i pugliesi il terzultimo con due sole reti in più realizzate.
In entrambe le compagini sono andati in rete solo dieci giocatori. Peggio di loro, solo Cavese e Bisceglie, ovvero ultima e penultima in classifica, che di marcatori
ne hanno solamente nove.
Se poi si riflette sul fatto che la Cavese ha disputato anche delle gare in meno rispetto a Foggia e Palermo, il dato si fa più preoccupante (due rispetto alla squadra di Filippi, tre rispetto ai pugliesi).
Se vogliamo quindi guardare le analogie, tanto il Palermo quanto il Foggia, entrambe presentano analoghe difficoltà nel segnare.
Per il Palermo, il problema è emerso nel ritorno. All’inizio i rosanero si erano distinti tra i migliori in tal senso, avendo avuto nove marcatori differenti: Luperini, Lucca, Saraniti, Kanoute, Floriano, Rauti, Almici,Marconi e Valente hanno realizzato almeno una rete nel corso del girone di andata.
Dopo invece, il solo Santana si è aggiunto alla lista.
Anche il Foggia sembra aver vissuto una simile situazione, ma sembra ne stia uscendo nelle ultime giornate.
Nel girone d’andata, per i “satanelli“, sono andati a segno sette diversi calciatori (Curcio,
Rocca, Germinio, Dell’Agnello, Garofalo, D’Andrea e Vitale), mentre nel girone di ritorno è iniziato con un solo nuovo marcatore (Del Prete) nelle prime nove partite.
Nelle ultime tre giornate si sono aggiunti Baldé e Gavazzi, portando il totale a dieci giocatori andati a segno, agganciando proprio il Palermo, che non trova nuovi bomber dal derby di Catania.
Un deficit con le altre squadre che concorrono in zona play-off evidente: solo il Teramo ha riscontrato lo stesso problema.
L’Avellino si è per esempio affidata a 11 marcatori diversi, se guardiamo poi alla capolista Ternana, che ha portato ben 19 giocatori diversi in gol, si comprende ampiamente il divario.
Il Palermo soprattutto nel girone di ritorno, si è affidata ai gol di un solo giocatore e questo potrebbe essere un problema.
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