Sono in tutto 47mila le dosi del vaccino Moderna arrivate in Italia e che verranno distribuite in tutte le regioni.
Nelle scorse ore sono state distribuite anche in Sicilia attraverso i furgoni di Poste Italiane: 40 per la precisione i furgoni scelti per la consegna nell’Isola con celle frigorifere da 1300 litri ognuna.
I mezzi speciali sono partiti dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma verso le Regioni d’Italia. Da lì il presto auspicio in merito al vaccino Moderno, del segretario nazionale di FederFarma e presidente di FederFarma Palermo affinché “anche in Sicilia tutti i farmacisti possano essere vaccinati e le farmacie possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi della campagna vaccinale.
Serve un criterio unico che consenta anche di razionalizzare la distribuzione dei vaccini e di agevolare le prenotazioni. Solo così, quando a breve saranno distribuite anche le dosi del vaccino Moderna, sarà possibile intensificare al massimo la campagna vaccinale nell’Isola“.
QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA MODERNA E PFIZER?
Proprio come Pfizer, anche Moderna ha sviluppato un vaccino a base di Rna. Il vaccino contiene istruzioni genetiche per costruire una proteina del coronavirus, nota come spike. Quando viene iniettato nelle cellule, il vaccino fa in modo che queste producano proteine che poi vengono rilasciate nel corpo e provocano una risposta dal sistema immunitario. Il vaccino Moderna ha dimostrato di essere efficace nel contrasto alle infezioni nel 94 % dei casi, ma in quelli gravi al 100 %.
All’Italia spettano in totale 10,768 milioni di dosi ma solo 1,3 milioni nel primo trimestre, con cadenza settimanale. Con AstraZeneca si potranno avere invece 10milioni di dosi in tre mesi.
Questo fa riflettere su quale sia il reale problema: la produzione del vaccino. Con i numeri attuali, l’ Italia potrebbe andare oltre le 70-80.000 dosi al giorno.
Solo con la certezza dell’arrivo di dosi si potrà quindi accelerare.
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