Poco filtro, poche idee… e pochi gol.
Questa l’introduzione dell’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia che analizza il centrocampo del Palermo, che guardando ai numeri sembra stia pagando qualcosa. A dimostrarlo anche i continui cambi in mediana dell’allenatore, che oltre ad irrobustire la linea, ha tentato anche di cercare maggiori inserimenti.
Mancano infatti i gol messi a segno dai centrocampisti, fatta eccezione per Luperini, in una squadra che di per sé segna poco. Ed è proprio l’ex Trapani ad aver segnato, curiosamente nei minuti finali, contro Bisceglie e Potenza.
L’unico a provarci con costanza è Odjer con qualche tiro dalla distanza, ma quella del ghanese non è una vera e propria propensione al gol. Per gli altri centrocampisti in casa Palermo, invece, nessun tentativo avvicinato con i portieri avversari.
Eppure Boscaglia ha provato più interpreti sulla trequarti proprio per debellare questo problema: da Broh a Palazzi sino a Martin in alcune circostanze.
Non si può del resto negare che nelle ultime settimane del 2020, proprio questo reparto sia quello maggiormente posto sotto l’attenzione del tecnico.
Un problema di grande rilevanza è anche il filtro posto da soli due centrocampisti per le possibili incursioni degli avversari. A questo poi si è aggiunta la difficoltà, palesata anche dall’allenatore, di un regista vecchio stampo. Adattati Odjer e Palazzi, a Martin garantiti pochi scampoli di gara.
La soluzione scelta dal tecnico è quindi un centrocampo a tre che se non ha sfigurato contro avversari tosti come Vibonese e Bari, non ha risolto il problema principale: la mancanza di reti ed occasione da parte dei centrocampisti, un problema che nel 2021 dovrà esser risolto.
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