Il mercato è alle porte. Questo significa che non solo comincerà molto presto il periodo dei telefoni bollenti, delle smentite o delle trattative sfumate all’ultimo secondo, ma anche quello delle migliori fantasie dei tifosi che, come di consueto, comincieranno a sognare. La società, non ha svelato quali siano le intenzioni: come sempre si mantiene un profilo basso, quasi umile.

Tuttavia, possiamo immaginare che degli interventi verranno fatti, per costruire veramente una squadra da 4° posto. 2, forse 3 innesti? In che reparto? Serve di più un attaccante o un centrocampista? Domande che richiedono uno studio. Abbiamo intanto già scritto, in un nostro predecente articolo, delle tante possibilità che arrivano dalla lista svincolati. Tanti calciatori in grado di potere alzare, e di molto, la qualità della rosa. Tra i tanti vi abbiamo fatto i nomi di Rizzo, Romulo, Chiaretti, Sergio Suciu. Tutti molto esperti e con un passato pesante alle spalle. Ovviamente, sono solo occasioni, nulla di concreto almeno per il momento.

Il Palermo per rinforzarsi, non dovrà fare operazioni casuali: della serie “prendere solo se serve”. E questo significa che il mercato in entrata deve coinvolgere calciatori non soltanto forti, ma anche e sopratutto funzionali. Nel calcio moderno il giocatore deve essere funzionale alle idee dell’allenatore, ossia, una pedina capace di “adattarsi” agli schemi di mister Boscaglia. A questo punto, analizzando tutti i reparti e i ruoli, escluso il portiere (visto che non si opererà sul mercato in tal senso), proveremo a capire chi chiede “aiuto” dal calciomercato.

La difesa

Non ci sono dubbi, stiamo parlando del reparto più coperto in assoluto. Nella sessione estiva sono stati fatti acquisti importanti in ogni ruolo della linea arretrata. E’ la classica zona di campo che non ha bisogno di “aiuti”, a meno di occasione irrinunciabile dalla grossa “fiera” invernale. Nel corso del campionato, è stata anche la zona di campo meno cambiata da Boscaglia: delle modifiche sono state fatte solo in caso di infortunio (vedi Palazzi più volte schierato al centro della difesa) e non per scelta tecnica. In ogni caso, c’è grande abbondanza: accanto all’insostituibile Marconi (infortunatosi contro il Bari) infatti possono giocare Accardi (adattato, lui che è un terzino), Somma, rientrato dopo un lungo infortunio, Peretti che ha dato molte garanzie quando è stato chiamato in causa, Lancini e lo stesso Palazzi, che per qualche partita da centrocampista si è dovuto abbassare a centrale, non sfigurando, anzi. Sulle fasce l’infortunio di Almici non può spaventare: Corrado, Crivello e Accardi ricoprono quel ruolo egregiamente. Unico limite delle catene, di destra e di sinistra, è la poca spinta in fase offensiva (un limite non indifferente per il calcio di mister Boscaglia). Al massimo, dunque, si potrebbe prendere un terzino fluidificante con quelle caratteristiche?

Centrocampo

Diciamo la verità, c’è stata molta confusione. Qesto reparto è stato cambiato tantissime volte, sopratutto nella scelta del collega di Odjer; lui si, insostituibile. Il più presente insieme al giocatore ghanese è stato Jeremie Broh, più volte criticato per la poca capacità di “far coppia” con il punto fermo del centrocampo rosanero, con tanta sostanza ma poca qualità. Schierato per 3 volte da titolare Malaury Martin, il centrocampista copertina dello scorso campionato. Nelle sue tre apparizioni ha giocato molto bene lui e tutta la squadra, che aveva delle geometrie che prima di allora non si erano mai viste. Ma Boscaglia cambia ancora, e avrà pure le sue ragioni per non far giocare il francese, che siano esse di natura fisica o tecnica. Quindi torna Broh e qualche volta anche Luperini, che insieme a Odjer ha però fallito. Poche le presenze per Palazzi nel cuore del centrocampo, sopratutto in virtù dei tanti problemi muscolari patiti dall’ex Monza. Più volte si è fatta presente la mancanza di un vero regista in questa squadra, un compagno degno di stare accanto all’insostituibile Moses. Un regista “mascherato”, visto che il modulo utilizzato non lo richiede, che abbia nei piedi le geometrie giuste per questa squadra e che sicuramente verrà fortemente cercato a gennaio.

Attacco

Premessa: considereremo per convenzione gli esterni come degli attaccanti, anche se sappiamo che questi sono dei centrocampisti a tutti gli effetti in fase di non possesso (componendo un scacchiere a 4 o a 5). Ed è proprio dalle frecce rosanero che cominceremo. Tante, tantissime soluzioni in tal senso per il tecnico gelese: Floriano, Kanoute, Silipo e Valente. Ben 4 opzioni valide che ci portano a dire che difficilmente la dirigenza andrà ad operare in questa zona del campo. In avanti, invece, servono innesti per rafforzare una fase offensiva poco lucida e senza malizia, a volte. Non è che Saraniti e Lucca stiano poi facendo così male (4 gol per entrambi), ma serve molto di più. 8 gol in due, ma le occasioni non sfruttate sono state tantissime. Occasioni che potevano incrementare il bottino a livello personale e che sopratutto, potevano portare più punti in casa Palermo. Insomma serve almeno un altro rinforzo, un giocatore che abbia calcato palcoscenici più alti della C e che possa risolvere la gara in ogni momento.

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1 commento

  1. Una squadra si rinforza sostituendo quelli che ci sono con altri più forti. In attacco mancano i gol, anche qualche esterno offensivo andrebbe sostituito, il Palermo crea ma segna poco, abbiamo 8 giocatori d’attacco che in totale hanno fatto solo 12 gol, cioè per intenderci l’attaccante del Potenza Cianci ha fatto da solo 10 gol cioè quasi quanti i nostri otto attaccanti..

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