Questa mattina la Sicilia si è svegliata in “Giallo”, frutto di sacrifici e di norme restrittive che hanno dato i loro risultati. Per non rendere vani tali sacrifici sarà necessaria la prudenza da parte di tutti i cittadini. La zona gialla permetterà un mobilità più ampia, vediamo perché: da oggi bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie riapriranno dalle 5 alle 18, ci si potrà spostare da un Comune all’altro sempre entro le 22, orario del copri fuoco che rimarrà in vigore. I mezzi pubblici non potranno essere riempiti oltre il 50%, mentre i centri commerciali rimarranno chiusi nelle giornate domenicali.

Proprio ieri, il Governatore Musumeci ha firmato un’ordinanza che sarà in vigore fino al 3 Dicembre, adattando le restrizioni alla “zona gialla”. Le parole del Governatore:<<Dobbiamo approfittare di questa piccola apertura per dimostrare di sapere mantenere una condotta improntata a cautela e prudenza. Del resto, abbiamo davanti a noi il mese di dicembre che possiamo e dobbiamo vivere con serenità, se sapremo essere presenti a noi stessi, ai nostri compiti, rispettosi delle regole che questa maledetta epidemia impone a ciascuno di noi>>.

Anche il Sindaco ha raccomandato ai suoi cittadini:<<L’essere diventati zona gialla non deve assolutamente far abbassare la guardia, anzi è un richiamo alla responsabilità di tutti. Valuteremo nei prossimi giorni se questa scelta, che come quella iniziale di dichiarare la Sicilia zona arancione è basata su diversi parametri a carattere scientifico, sia stata quella giusta, ma intanto è indispensabile che tutti, dai semplici cittadini alle istituzioni facciano la propria parte. I cittadini devono continuare a mantenere il massimo rispetto delle prescrizioni contro il contagio, devono continuare a rispettare i divieti senza pensare che ci sia un liberi tutti. Le istituzioni devono garantire a tutti quelli assistenza e quel sostegno che resta indispensabile sia sul fronte sanitario sia sul fronte economico. Anche se qualche attività economica avrà meno limitazioni, resta infatti una gravissima situazione di crisi che colpisce le famiglie e le imprese>>.

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