Giorgio Gori sindaco di Bergamo ha scritto un libro intitolato: “Riscatto” nel quale parla della situazione vissuta dalla città lombarda durante gli albori del Covid.

All’interno dello stesso, il primo cittadino ha dedicato uno spazio a Palermo, che lo ha colpito particolarmente.

Ecco uno stralcio del libro:

“Di quei giorni drammatici ci sono state anche cose belle, che cerco di trattenere. Per esempio il rapporto che è nato con Palermo, cominciato con la quarantena forzata di ventinove turisti bergamaschi partiti il 21 febbraio e bloccati per settimane in albergo dopo che tre di loro, una signora già la sera del 23, erano stati trovati positivi. I palermitani li hanno coccolati, riempiendoli di attenzioni e di dolci.
È successo poi che alcuni nostri malati, vista la saturazione delle terapie intensive in Lombardia, siano stati trasferiti all’Ospedale Civico del capoluogo siciliano, e poi che Ismaele La Vardera, palermitano, che collabora con Le Iene, sia venuto a Bergamo per documentare la costruzione dell’ospedale da campo in Fiera e abbia lavorato per giorni insieme ai nostri volontari, e se ne sia poi ripartito con un tir pieno di computer e tablet donati dai bergamaschi ai ragazzi del quartiere ZEN della sua città; e poi ancora che diversi palermitani ci abbiano scritto per offrire vacanze gratis ai medici e agli infermieri di Bergamo, e che gli artigiani bergamaschi siano andati a trovare il sindaco Leoluca Orlando portandogli in dono una sciarpa dell’Atalanta. Alla faccia del razzismo e delle contrapposizioni tra Nord e Sud”.

Parole che sicuramente faranno piacere ai palermitani e che testimoniano ancora di più l’ospitalità della nostra città.

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